Ricavi a zero, oppure ridotti a un quarto. E' trascorsa soltanto una settimana rispetto all'ultimo giro di vite da parte delle istituzioni per contrastare la diffusione del Covid-19 e, in attesa di novità previste per le prossime ore, i conti del mondo della ristorazione sono già ampiamente in rosso: cali dal 75 al 100% nei fatturati.
A lanciare l'allarme per bar, ristoranti, ma anche pasticcerie e gelaterie è la Epat di Torino, che ha promosso un'indagine tra i suoi associati. Le stime dell’anno 2020 rispetto al 2019, in cui il settore ha visto realizzarsi un volume d’affari della città e della sua provincia di 3 miliardi e 400 milioni di euro, è di una perdita di 1 miliardo e 100 milioni di euro. Se non un tracollo, poco ci manca.
In tutto il Piemonte le stime si attestano per una perdita di un miliardo e 700 milioni in meno rispetto ai ricavi 2019 di 6 miliardi e 500 milioni.
E l’aggravamento della chiusura alle 18, comporterà solo per il mese di novembre - senza considerare la settimana di fine ottobre presa a campione - un ulteriore deficit di 101 milioni di euro a Torino e 191 sulla regione. Tradotto, significano 8150 euro in meno per ogni impresa, ma con punte che possono raggiungere i 9000 euro solo nel mese appena iniziato.
“Una perdita consistente - dichiara Alessandro Mautino, presidente Epat Torino e Provincia - che speriamo non debba esser reiterata nel mese di dicembre, dove assumerebbe entità ancora più consistente ed esponenziale per le mancanze di ricavi del periodo natalizio, normalmente al centro dei consumi annuali per gli esercizi delle nostre categorie”.
“Il sacrificio richiesto alle aziende del settore - aggiunge Claudio Ferraro, direttore Epat Torino e Provincia -, con i suoi numeri impietosi, lascia attoniti e la speranza e che il sacrificio, tra l’altro solo di alcune categorie, serva ad un efficace lotta al contagio. I ristori, come atto dovuto, contribuiranno a permettere alle aziende di superare il mese di novembre solo se erogati subito, anche perché la loro entità non supererà il 50% della perdita effettivamente subita”.