C'è una città in ginocchio e che ogni giorno attende speranzosa l'aiuto di una mano tesa. Una mano che arriva dalla rete di Torino Solidale, che con dodici snodi sparsi per il territorio offre beni di prima necessità a chi ne ha bisogno.
Oggi, anche a causa del Covid, le persone che si rivolgono alla struttura sono sempre di più, circa 24.000 torinesi.
La fotografia resa nota dai servizi sociali cittadini evidenzia la distribuzione di 12mila panieri al mese, per 250 tonnellate di cibo e beni primari. Quello che stupisce è che un beneficiario su quattro (il 25%) dei nuclei famigliari che si rivolgono a Torino Solidale è composto da una persona sola. Un single o un vedovo. Un soggetto la cui solitudine è amplificata da una povertà che stringe lo stomaco. Il 20,3% è invece composto da due persone, il 19,8% da tre e il 17,8% da quattro.
Fa impressione la popolazione dei minori che beneficia degli aiuti della rete: i bambini o ragazzi sono 7.400, di cui 1.200 nella fascia 0-3 e 2.400 in quella 0-6.
Geograficamente parlando, invece, i quartieri più bisognosi sono Barriera di Milano, Falchera e Vallette. La maggior parte delle richieste arriva quindi da Torino Nord. Da marzo a oggi, Torino Solidale ha potuto contare su 2 milioni di euro di fondi, a cui si aggiungerà il milione già stanziato.
Contributi che permetteranno di arrivare ai primi mesi del 2021 e di arrivare senza troppi problemi alla primavera.