Ammonta a quasi 65 milioni di euro (64.763.262 euro per la precisione) il contributo che è stato liquidato per l'intero territorio della Regione Piemonte a seguito di quanto previsto dal "decreto ristori", e sono risultate interessati 14.294 soggetti che si sono visti accreditare direttamente dall'Agenzia delle Entrate le somme a titolo di ristoro economico per la crisi derivante dalla seconda ondata pandemica.
Dal punto di vista quantitativo, è naturalmente Torino la provincia con il maggiore ristorno con un totale complessivo di 30.511.2020 euro per 6.779 imprese ed un importo medio pro capite di 4.503 €. La più piccola provincia piemontese, il Verbano Cusio Ossola, è invece la provincia che in tutta la regione registra l'importo pro capite più alto con una media di 5.258 € di ristorno cadauno, per 836 soggetti beneficiati e un contributo totale di 4.395.933 €.
Soddisfazione in proposito viene espressa dall 'on. Enrico Borghi, della presidenza Pd a Montecitorio e deputato eletto nell'Alto Piemonte: "Noi Democratici abbiamo chiesto espressamente al governo di assicurare rapidità e automatismo negli indennizzi alle imprese coinvolte nella crisi pandemica, e il positivo lavoro della Agenzia delle Entrate ha consentito di assicurare in soli 9 giorni l'erogazione circa 960 milioni di euro a livello nazionale per un totale di circa 200 mila aziende in crisi colpite dalla seconda ondata pandemica. I dati ci dicono anche che sono stati rispettati i vincoli di assicurare un maggior gettito alle Regioni inserite subito in zona rossa rispetto alle altre, e quindi la nostra proposta di fare subito fatti concreti in poco tempo si è realizzata.
Il dl ristori e' solo il punto d'inizio a cui seguiranno altri provvedimenti, ma intanto e' una dimostrazione che lo Stato c'e' ed ha saputo dare una risposta concreta in tempi brevissimi".