"Monopattini e biciclette in sharing sono una realtà cittadina da mesi e mesi, eppure siamo ancora qui a chiederci che cosa stia facendo la Giunta per limitare, controllare e prevenire il loro uso non congruo. Perché se è vero che la principale responsabilità è ascritta al senso civico degli utenti è altrettanto vero che il compito della gestione e della supervisione spetta alle Istituzioni", fa notare Silvio Magliano, Capogruppo dei Moderati in Consiglio comunale a Torino.
"Invece, dalla mia precedente interpellanza in Sala Rossa, nulla di fatto. Avevamo chiesto interlocuzioni con le Associazioni e il posizionamento di stalli: a che punto siamo? A fare le spese del "posteggio selvaggio" di questi mezzi di mobilità dolce sono, ancora una volta, le persone con disabilità motoria o sensoriale, che si trovano a fare i conti con una nuova e insidiosa tipologia di barriera architettonica".
"Presenterò immediatamente una nuova interpellanza in Consiglio Comunale per chiedere alla Giunta tempi, dati, numeri e strategia per arginare un fenomeno che non è più accettabile in una città come Torino. La situazione è, se possibile, peggiorata durante le settimane di lockdown. L'ultimo incidente occorso al 63enne Giovanni Spataro, nostro concittadino non vedente, è l'ennesima prova che le cose devono cambiare. In fretta".
"Urgono regole semplici, chiare e applicabili, con sanzioni inesorabili per chi trasgredisce. La Giunta faccia la sua parte prima di dover commentare un nuovo e più grave incidente", ha concluso Magliano.
L'esponente dei Moderati ha affrontato poi un altro tema: "Faccio mio l'appello dell'Associazione Genitori Scuole Cattoliche: la prospettiva di tenere chiuse le scuole fino a fine anno mi preoccupa. Il ricorso sistematico alla didattica a distanza è una scorciatoia imboccata perché non si sono applicate prima le giuste misure in termini di potenziamento del servizio di trasporto pubblico e di risorse stanziate per garantire alle Scuole margini di organizzazione autonoma".
"La didattica a distanza è una soluzione d'emergenza: di emergenza improvvisa di certo non si potrà parlare nel caso di un terzo picco, che peraltro tutti speriamo non si verifichi, a metà inverno. Il costo di una chiusura ulteriormente prolungata o di una riapertura a singhiozzo rischia di essere altissimo, specialmente per gli studenti più fragili e per le stesse famiglie. Una chiusura così drastica è, nel contesto europeo, un'anomalia quasi esclusivamente italiana".
"Facciamo il possibile per riaprire al più presto e in maniera definitiva le Scuole Statali e Paritarie", ha chiesto Magliano.