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Attualità | 13 maggio 2024, 16:50

I 'testimoni' del Grande Torino protagonisti al Salone: “Con loro le persone ritrovavano il sorriso”

I figli di Franco Ossola e Guglielmo Gabetto ospiti di un appuntamento speciale, organizzato dalla Biblioteca Granata di ToroMio, per valorizzare l'eredità degli “Invincibili”

I 'testimoni' del Grande Torino protagonisti al Salone: “Con loro le persone ritrovavano il sorriso”

I 'testimoni' del Grande Torino protagonisti al Salone: “Con loro le persone ritrovavano il sorriso”

Quella del Grande Torino resta una delle epopee calcistiche, e sportive in generale, in grado di affascinare di più: alcuni tra gli ultimi testimoni della squadra scomparsa nella tragedia di Superga si sono ritrovati al Salone Internazionale del Libro di Torino per discutere dell'eredità degli “Invincibili” a pochi giorni dai 75° anniversario di quel 4 maggio 1949.

Il messaggio di Susanna Egri

Appositamente per l'evento, organizzato dalla Biblioteca Granata dell'associazione ToroMio, è arrivato un messaggio da parte di Susanna Egrifiglia dell'allenatore del Grande Torino Erno Erbstein: “Mio padre - ha scritto – era la guida di una squadra in grado di diventare simbolo di un'intera comunità e della rinascita dopo i disastri della guerra, una squadra portatrice di valori che lui stesso aveva inculcato, tra tutti quello dell'importanza del comportamento”.

La testimonianza di Ossola e Gabetto

Protagonisti principali sono stati i figli di Franco Ossola e Guglielmo Gabetto, Franco Jr e Sergio. Entrambi hanno rimarcato l'importanza non solo storica, ma anche culturale, di quell'eredità: “Durante l'ultima commemorazione - ha dichiarato il primo – è stato bellissimo vedere tutte quelle persone, soprattutto giovani, con magliette e bandiere a festeggiare mio padre e i suoi compagni. Il vero motivo per cui, dopo 75 anni, siamo ancora qui a ricordarli, è rappresentato da un'eredità di affetti trasmesso da persone di una semplicità straordinaria; quella squadra faceva tornare il sorriso alle persone in tempi durissimi”.

Sulla stessa lunghezza d'onda anche Gabetto: “I ricordi che ho di mio padre - ha aggiunto – mi sono stati trasmessi da mia madre perché avevo 2 anni quando è morto. Una cosa che mi fa ancora emozionare tantissimo è data dal sorriso che vedevo nella gente quando dicevo chi ero e dagli attestati di stima della gente per la sua disponibilità con tutti, anche quando prendeva il tram 9 in corso Giulio Cesare; purtroppo noi figli dei giocatori del Grande Torino siamo rimasti in pochi, ma continuiamo a tenere duro”.

La proposta di legge

L'associazione ToroMio ha anche proposta di legge per introdurre l'azionariato popolare nel calcio: “La proposta – ha dichiarato un esponente – è stata approvata alla Camera lo scorso 23 aprile, ricevendo un forte consenso da parte di diverse forze politiche: l'obiettivo è quello di promuovere una partnership forte tra società e tifosi”.

Marco Berton

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