"Finalmente ho potuto a raccontare la mia storia. Mi sono tolta un peso". E quanto ha commentato la giovane maestra del torinese che ha perso il lavoro a seguito della diffusione (non voluta) di un video intimo, dopo avere testimoniato nella veste di parte civile al processo.
La causa è ripresa oggi in tribunale a Torino e vede imputata fra gli altri la dirigente dell'Istituto scolastico. Al dibattimento non sobno presenti i giornalisti. Il giudice, Modestino Villani, ha allontanato i tre cronisti presenti richiamandosi alla necessità di evitare ingresso in aula di una quantità eccessiva di persone per via della questione Covid.
Due mamme e quattro maestre sono state ascoltate. Le imputate, in questa fase del procedimento, sono una terza madre e la dirigente dell'istituto. La persona offesa, oggi, ha ripercorso le fasi della vicenda e ha ribadito di essere stata praticamente costretta a rassegnare le dimissioni. Una ricostruzione che la dirigente, accusata di violenza privata e difesa dall'avvocato Valentina Zancan, respinge. La testimonianza delle quattro maestre ha riguardato soprattutto la riunione, all'interno della scuola, in cui venne discussa la questione della collega.
In difesa dell'insegnante si erano speso diversi personaggi del mondo dello sport e della politica, nei giorni scorsi, ad iniziare dall'ex calciatore della Juve Claudio Marchisio per proseguire con la sindaca di Torino Chiara Appendino.