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Economia e lavoro | 05 gennaio 2021, 18:00

Federico Lazzerini, il consulente italiano che piace a New York

Federico Lazzerini, il consulente italiano che piace a New York

Cnbc, Abc e Fox raccontano del successo Internazionale di una delle sue creature. Ma Lazzerini è in realtà molto riservato e in questi anni lo ha dimostrato con un approccio “soft” sui social.

Federico Lazzerini è tra i personaggi in ambito Business e Marketing più emergenti in Italia, forte della celebre classifica di Forbes e del fresco contratto come autore Mondadori. Proprio dall'estero, precisamente a New York su Lazzerini hanno messo gli occhi prima il celebre colosso Forbes, inserendolo nella classifica Italiana dei 30 under 30, ma prima ancora firme come Cnbc, Abc, Fox News, raccontando dell’impresa planetaria di Colors For Peace, gioiello di Forte Dei Marmi, riconosciuta in tutta il pianeta e forte dell’alto patronato del parlamento Europeo, con a capo della comunicazione e dei rapporti Internazionali proprio Lazzerini, che è anche nel consiglio di Amministrazione.

Federico Lazzerini sta facendo strada, gli piace correre e vede la Pandemia come una grande occasione per tutti. «L’innovazione parte sempre dalla crisi». L’intervista la potremmo anche chiudere qui, se non fosse che la sua visione del ‘pensa positivo’, del bicchiere mezzo pieno, della grande opportunità nascosta anche in un momento storico difficile come quello che stiamo attraversando è un insegnamento che vale la pena approfondire. In più, la vita di Federico Lazzerini, classe 1991, un percorso di continue ‘sliding doors’, cioè di momenti in cui la scelta giusta è stata determinante per arrivare al successo, è l’applicazione puntuale di questa visione, che l’ha portato da un piccolo paese come Forte Dei Marmi, a diventare un Consulente Marketing e un Imprenditore affermato in tutta Italia, con una grande attenzione planetaria per Colors For Peace. «E’ necessario avere una visione, anche in un momento difficile come questo in cui è centrale essere super-flessibili e pragmatici».

Per Federico Lazzerini, questa visione si traduce in un’idea di futuro in cui l’Impact Business sarà sempre più l’unico modo per emergere, al contrario del puro lucrative Business. La pandemia? «È il momento di accelerare le idee, per trasformarle in opportunità, è il momento di difficoltà, è il bisogno di adattamento e di cambiamento che spinge la creatività: “L’intelligenza collettiva sta emergendo in modo importante in tutti i settori, basta vedere l’impatto positivo del Digital e del mondo Startup anche in Italia. Lazzerini inoltre ci segnala che il 2021 è anno di grandi cambiamenti per lui.

È fresco di una nuova svolta, in quanto in Vatican, sua agenzia di comunicazione, entra un nuovo Amministratore Delegato, il Milanese Daniel Salvi: «Di lui mi è piaciuto il rigore gestionale profondo che ha avuto in questi anni nelle nostre collaborazioni. Per me è fondamentale, perché questo è un mondo dove si rischia di sognare troppo, ma dove alla fine si devono dare dei risultati, specialmente noi che gestiamo budget aziendali molto importanti e le aziende naturalmente vogliono anche un riscontro, cosa che non sempre riusciamo a dare, ma questo fa parte del gioco». Ora l’obiettivo di Lazzerini è raddoppiare il turnover di Vatican Media e Colors For Peace nei prossimi cinque anni, ma c’è molto di più. «Non ho fretta di fatturare con Vatican. Ho fretta invece di portare valore e consapevolezza nel mondo con Colors For Peace, proprio attraverso il digitale. Inoltre ho lanciato nuove Startup, ad oggi poco conosciute, ma voglio portarle in pochi anni su mercati Internazionali, sopratutto HyPlayer, nata per lavorare con il mondo del calcio». Una mission non facile: «Lo scenario è l’opposto della crisi post 2008. La precedente crisi non ha avuto una vera ripartenza, e paradossalmente c’era più possibilità di penetrare il mercato, non c’era ancora un’industria sensibile come quella digitale, oggi invece l’offerta è globale e ci sono tanti giovani emergenti in giro, hai a disposizione decine di piattaforme, devi parlare a culture diverse e dare un’esperienza, altrimenti non vai da nessuna parte». Ma non è il momento di stare a guardare: «Quando finirà la pandemia il mondo sarà ancora più cambiato e i consumatori vorranno un approccio completamente diverso. Noi dobbiamo lavorare oggi per essere pronti domani, con tutte le mie aziende, per me non è un problema creare e studiare i mercati è quello che amo fare».

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