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Attualità | 13 gennaio 2021, 15:27

Ospedale unico, l'associazione Adelina Graziani attacca: "Basta parlare di futuro, le priorità oggi sono assistenza, liste d'attesa e vaccini"

Riccardo Ruà e Rachele Sacco sottolineano la necessità di occuparsi delle emergenze attuali: "I progetti a lungo termine, come quello dell'area di Vadò, possono attendere"

la piantina del futuro ospedale a Vadò

il destino del futuro ospedale unico dell'Asl To5 continua a far discutere

Il destino del futuro ospedale unico dell'Asl To5 continua a far discutere la politica. Dopo che la perizia ordinata dalla Regione Piemonte ha promosso "con riserva" l'area di Vadò, decisione che ha visto esultare il sindaco di Moncalieri Paolo Montagna, ma anche quelli di Trofarello, Nichelino e Chieri (tutti appartenenti all'area del centrosinistra), mentre sul fronte opposto ci sono quelli di centrodestra (ad iniziare dalla prima cittadina di Carmagnola Ivana Gaveglio), che hanno sottolineato come la perizia abbia sottolineato la necessità di ulteriori interventi e investimenti per rendere sicura l'area, si attende di conoscere la posizione ufficiale della Regione Piemonte.

Il consigliere regionale dem Diego Sarno ha già fatto sapere che intende sollecitare l'assessore alla Sanità Luigi Icardi per sapere come il Piemonte intenda muoversi, a questo punto, considerato che alcuni consiglieri della maggioranza (ad iniziare da Davide Nicco di FdI) chiedono di identificare comunque un'area diversa rispetto a quella tra Moncalieri e Trofarello, che era stata proposta nel 2018 dalla Giunta allora guidata da Sergio Chiamparino.

Nel dibattito si inserisce adesso anche l'associazione Adelina Graziani, che fa notare come in questa fase di pandemia, non sia un progetto a lunga scadenza come quello di Vadò e del nuovo ospedale unico a dover far concentrare tutti gli sforzi. “Vorremmo che alcuni Sindaci della zona piuttosto che dedicare il loro tempo ad un progetto futuribile quale l’ospedale unico a Moncalieri si occupassero di problemi più urgenti legati alla Sanità”, hanno dichiarato Riccardo Ruà e Rachele Sacco, presidente e vicepresidente dell’Associazione per la tutela dalla malasanità e i diritti del malato.

Sono molti quelli richiedono la loro attenzione – proseguono Ruà e Sacco– l’assistenza agli anziani e malati soli, nelle abitazioni, ma anche nelle strutture, l’ansia del Covid, le aspettative per i vaccini, predisporre le strutture per la vaccinazione di massa, le liste di attesa (gravate dal Covid), il rispetto per i diritti umani e del malato. Mi pare siano temi decisamente più importanti ed incombenti che meriterebbero l’attenzione dovuta, piuttosto che fare come alcuni che inseguono un progetto a lungo termine”.

Ruà e sacco concludono sottolineando che, "come Associazione, abbiamo più volte sottolineato le gravi difficoltà della sanità. Servono interventi e subito in questi campi. Sulla sanità bisogna puntare a potenziare i presidi già esistenti che nella crisi del Covid si sono rivelati essenziali per la vicinanza ai cittadini”.

Massimo De Marzi

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