"Mi candido per passione e perché vorrei contribuire a sviluppare lo sport nella nostra regione, per altro così provato da un anno di pandemia, anche grazie alla mia esperienza, come atleta, operatore e assessore. Vivo di sport da 50 anni, non so fare altro". Lo ha detto l'assessore allo Sport del Comune di Torino, Roberto Finardi, aprendo oggi un incontro con i giornalisti e il mondo dello sport regionale per presentare la sua candidatura a presidente del Coni regionale.
"Io credo nello sport e nel suo ruolo in una società sana - ha aggiunto - un settore che sta attraversando una crisi epocale, con le società con l'acqua alla gola, le palestre chiuse, pure quelle nelle scuole. Urge superare le divisioni e lavorare in gruppo, e promuovere la formazione professionale. Su questo sento di impegnarmi a fondo, per dare anche un segno di discontinuità".
Discontinuità necessaria anche secondo il presidente del Cus Riccardo D'Elicio: "Bisogna aiutare le società a salvarsi, se muoiono loro Coni e Federazioni hanno ben poco da fare! Ad oggi nessuno ha avuto il coraggio di dirlo, lo dico io: lo sport sta morendo. C'è un tessuto ancora vivo, le società stanno cercando di resistere, ma bisogna fare in fretta".