Per la seconda volta negli ultimi 25 anni, Torino approva il bilancio di previsione entro i termini previsti dalla legge. E' da questo punto di vista insindacabile che Chiara Appendino ha commentato con orgoglio il risultato raggiunto dal Consiglio comunale: "Nonostante una situazione complessa, per la seconda volta approviamo il bilancio nei termini. Approvarlo nei termini non è un esercizio di stile, ma dà segnali di una macchina tornata a fare cose normali. L'abbiamo riorganizzata con fatica".
Così facendo, Torino evita di entrare in esercizio provvisorio e le conseguenti sanzioni che questa condizione avrebbe comportato. "Siamo riusciti a mantenere inalterate le risorse per welfare e cultura, alzando quelle per i servizi educativi" è il commento della sindaca. Affermare però che i conti del Comune non preoccupino più sarebbe però sbagliato. A confermarlo è la stessa prima cittadina: "Abbiamo ereditato un disavanzo nascosto per anni e l'abbiamo portato da 80 a 30 milioni. Il problema non è risolto, ma abbiamo fatto la nostra parte. Abbiamo ancora grossi problemi, il debito è stato ridotto per circa 500 milioni".
L'atto non è stato approvato dalle opposizioni. In particolare, il capogruppo del Partito Democratico Stefano Lo Russo ha parlato di "bilancio che riflette una situazione critica dei conti della Città". "Appendino lascia il Comune di Torino con un bilancio che si potrà pareggiare solo se ci saranno vendite di pacchetti azionari. Nel prossimo triennio avremo esaurito tutte le risorse alienabili. Insomma, è un bilancio che, Covid o non Covid, lascia le prossime amministrazioni senza scampo" è la critica mossa dall'esponente dem.
Critiche rimandate al mittente da Appendino, che ha difeso anche la visione programmatica della sua Giunta: "Abbiamo posto le basi per il rilancio post-Covid e ci stiamo muovendo su due fronti: completare i progetti iniziati come il polo della manifattura nell'area di Tne, la cittadella dell'aerospazio, manifattura 4.0, competence center e intelligenza artificiale. Per quanto riguarda la Città della Salute, siamo nella cabina di regia e stiamo facendo la nostra parte".
Capitolo fondi europei: "Dovremo definire come mettere la macchina nelle condizioni di poter spendere quei soldi. I temi? Stiamo lavorando nell'ambito delle linee identificate come la sostenibilità ambientale e sociale, come residenza pubblica ed emergenza casa. Stiamo affrontando temi come la digitalizzazione, l'innovazione e la mobilità" ha concluso la sindaca.
Soddisfatto dell'approvazione dell'atto anche il consigliere Marco Chessa (M5s): "E' molto positivo averlo approvato per tempo in un contesto incerto che ci impone necessità di adattamento. E' un bilancio dinamico. Abbiamo attuato una politica virtuosa dei conti".
Molto dura la posizione di Forza Italia: "Sia l’amministrazione grillina a prendersi la totale responsabilità sulle azioni di governo che da cinque anni hanno distrutto e messo in ginocchio la città". "Si doveva avere il coraggio e l’obbligo di osare molto ma molto di più proprio a fronte della catastrofe pandemica attraversata negli ultimi mesi. Si potevano stanziare più risorse per l’emergenza abitativa e per il supporto delle fasce deboli. Si doveva erogare di più per dare respiro alle imprese e al commercio. Si sarebbe dovuto essere più incisivi sugli investimenti anziché accendere nuovi mutui per la spesa corrente lasciando ai posteri il debito per avere liquidità immediata. Questo poteva anche essere valutato in una situazione di sola emergenza economica e pandemica, invece, è da cinque anni che questa amministrazione va avanti con queste politiche discutibili" hanno concluso i consiglieri Federica Scanderebech, Raffaele Petarulo, il coordinatore cittadino Marco Fontana e il vice coordinatore regionale Roberto Rosso.