Zone 30, pedonalizzazioni e meno spazio alla strada vicino alle scuole. E’ una vera rivoluzione della viabilità quella che il Comune di Torino intende portare avanti nel quartiere Borgo Vittoria.
A essere interessato dal progetto, il “quadrato” compreso tra via Chiesa della Salute, via Boccardo, via Bibiana e via Saorgio: quello del tessuto edilizio più fitto rispetto agli isolati limitrofi. L’idea è quella di utilizzare i fondi del programma Pon Metro della Città Metropolitana per realizzare un intervento che introduca una “zona 30” all’interno dell’area.
L’obiettivo? Promuovere una mobilità lenta e sostenibile. I lavori inizieranno già a fine marzo e verranno completati in nove mesi: nel 2022, Borgo Vittoria avrà quindi una nuova viabilità. La zona 30 sarà segnalata da sette porte previste nelle inserzioni tra via Cardinal Massaia-Vibo, Saorgio-Roccavione, Saorgio-Bibiana, Saorgio-Tallone, Saorgio-Chiesa della Salute, Bibiana-Boccardo-Villar e Visconti-Stradella.
La trasformazione di parte di Borgo Vittoria in “zona 30”, peraltro, fa parte di un disegno più ampio fortemente voluto dall’assessore alla Viabilità Maria Lapietra: “Vorremmo tutte aree zone 30 al di fuori dei corsi ad alta scorribilità, dove il limite è di 50 km/h: è uno dei punto del Pums. I cittadini devono potersi riappropriare dei loro spazi”.
A completare il progetto, del costo complessivo di 612.850 euro, la pedonalizzazione di via Vibò già sperimentata quest’estate e la realizzazione di piazzole con fioriere e sedute nei pressi della Scuola Allievo, per far si che ci siano meno auto in un luogo frequentato da bimbi e ragazzi.
Per il quartiere Borgo Vittoria in arrivo quindi nuovi cantieri. Una situazione che preoccupa (e non poco) la consigliera e residente Barbara Azzarà: “Sta diventando pesante per tutta la borgata la presenza di questi cantieri che aprono-chiudono, riducono i parcheggi e modificano gli accessi”. Una posizione condivisa anche da Lapietra: “Sappiamo che Borgo Vittoria è un’area penalizzata da cantieri importanti per la città. Questo progetto si inserisce nell’ottica di ricominciare in maniera propositiva”.