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Viabilità e trasporti | 03 luglio 2025, 11:30

Le buche senza fine di via Ravina, la strada metà pubblica e metà privata. La Circoscrizione chiede una svolta

Sopralluogo animato, con gli enti che si rimbalzano la palla, ma intanto la strada resta dissestata e l'autobus deve aggirare le buche

Sopralluogo animato, con gli enti che si rimbalzano la palla

Sopralluogo animato, con gli enti che si rimbalzano la palla

Roma non fu fatta in un giorno, ma probabilmente in meno tempo della manutenzione di via Ravina. La strada in Vanchiglietta, situata nella zona tra il Cimitero Monumentale e la Dora, è infatti in preda alle buche praticamente da sempre, ma la soluzione è lontana dal realizzarsi.

L'ennesimo sopralluogo della commissione lavori pubblici della Circoscrizione 7, coordinata da Giuseppe Piras, è terminato con un nulla di fatto. Deluso il presidente Luca Deri, che vorrebbe più risposte e azioni dagli uffici della Città.

Il problema di via Ravina, infatti, non è soltanto di una mancata manutenzione. Tutto nasce dalla proprietà della strada: la parte nord della carreggiata è del Comune, quella sud è invece privata, appartenente ai nove proprietari degli esercizi commerciali che vi si affacciano, tra cui l'enorme autolavaggio e gommista New Car Wash.

Autobus e mezzi per ecocentro

Su via Ravina, però, passano molti mezzi pesanti che incidono sulla condizione del manto stradale, come l'autobus 19 della GTT - che ha una fermata proprio sul lato privato della strada - sia come i camion dell'Amiat, vista la presenza del centro di raccolta di rifiuti. Una profonda buca è stata addirittura recintata e l'autobus è costretto a girarci intorno, per non rischiare.

Un nuovo sopralluogo è stato organizzato ieri, otto mesi dopo il precedente, ma nessun passo in avanti è stato fatto. Il servizio suolo e parcheggi del Comune ha spiegato che fino a che la Giunta non inserisce la zona tra gli interventi programmati, per loro non è possibile procedere.

Le soluzioni

Tra le soluzioni potrebbe esserci la cessione bonaria al Comune della parte privata, strada più rapida di un'espropriazione o di un'ordinanza che obbliga il privato a fare i lavori ed eventualmente procedere nel caso non vengano eseguiti. I proprietari non sono stati sentiti, e qui le istituzioni si rimbalzano le accuse.

La proprietaria del B-Side ha addirittura scoperto la titolarità della sua parte di strada da pochi mesi, visto che il Comune ha da sempre effettuato alcuni lavori di manutenzione, e non avrebbe problemi a cederla. Intanto, il Comune potrebbe effettuare la manutenzione straordinaria delle buche più dissestate, ma anche per questi interventi bisogna aspettare (almeno) il 2026. "Non abbiamo una preferenza per una delle soluzioni - ha commentato Piras -, l'importante è che la situazione sia risolta".

Francesco Capuano

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