E' bastata una parola "sbagliata" alle orecchie di Maura Paoli per mandare in crisi la maggioranza Cinque Stelle e fermare per oltre un'ora i lavori del Consiglio comunale.
La consigliera del M5S, infatti, ha abbandonato l'aula virtuale a seguito delle comunicazioni della sindaca Chiara Appendino sul caso clochard. Un'uscita che, di fatto, ha fatto saltare il numero legale e che ha costretto la capogruppo penstastellata Valentina Sganga, su invito della consigliera Federica Scanderebech (Forza Italia) a chiedere di sospendere i lavori e di convocare una conferenza dei capigruppo per capire come portare avanti il Consiglio comunale.
“Trovo mortificante che la Giunta ancora non abbia capito quanto le parole, che hanno scatenato il dibattito di queste tre settimane, siano state gravi e abbiano messo in cattiva luce l'amministrazione tutta” ha spiegato Maura Paoli. “Anche oggi infatti è stata persa l'occasione di prendere le distanze da quelle parole, cosa che avrebbe chiarito una volta per tutte che l'intolleranza, il perbenismo e il decoro a prezzo della dignità, non appartengono a questa amministrazione. Per questo motivo ho abbandonato i lavori del Consiglio” ha concluso la consigliera pentastellata.
Dopo un'ora e dieci di discussione, il presidente Francesco Sicari ha ripreso il suo posto e ha continuato a dirigere i lavori del Consiglio. Di certo la crisi, l'ennesima, evidenzia come basti una spaccatura su un qualsiasi tema per fermare al palo l'attività del Consiglio comunale: una situazione di sofferenza evidente, quella vissuta dalla maggioranza, acuitasi appunto dopo il caso dei clochard.