In città stanno per arrivare i 'gladiatori' dell'accessibilità: nasce a Torino, infatti, l'applicazione per smartphone in grado di rendere sicura la mobilità delle persone con disabilità motoria. WeGlad, ideata da Paolo Bottiglieri e Petru Capatina, metterà a disposizione di chi la scaricherà (al momento è disponibile solo per Android ma è prevista a breve anche la versione per iOS, ndr) una piattaforma dove poter pianificare percorsi sicuri e raggiungere locali accessibili attraverso un innovativo sistema di segnalazione e condivisione.
Muoversi in sicurezza
L'applicazione è attualmente in fase di test e sta coinvolgendo un nutrito gruppo di lavoro, ancora aperto a nuove adesioni: “L'obiettivo - spiega Bottiglieri – è quello di permettere di spostarsi da un da punto di partenza a un punto di arrivo evitando eventuali barriere architettoniche e trovando la strada migliore per raggiungere la destinazione in sicurezza. Le segnalazioni potranno essere fatte anche attraverso delle foto, per far sì che le persone possano conoscere in anticipo il contesto in cui si muoveranno e dare la possibilità di raggiungere i locali adatti alle proprie esigenze senza essere costretti a telefonare”.
Accessibilità trascurata dall'urbanistica
WeGlad, secondo le intenzioni degli sviluppatori, andrà a colmare un vuoto storico nei confronti delle persone con disabilità: “È molto importante – sottolinea invece Capatina - comprendere che, secolo dopo secolo e generazione dopo generazione, l'urbanistica è sempre stata progettata con una forte miopia riguardo l'accessibilità. La nostra app nasce proprio per rimediare una volta per tutte e in modo collettivo a questo grave errore, sensibilizzando l'intera cittadinanza riguardo l'importanza dell'inclusione e dell'accessibilità stessa”.
L'importanza della comunicazione
Un'ulteriore innovazione consiste nella possibilità di interagire in modo diretto con gli altri utenti: “WeGlad – conclude Bottiglieri – al suo interno prevede una parte social per stimolare la comunicazione e permettere che la conoscenza di poche persone diventi disponibile a tutti. Grazie a tutte queste novità, basterà aprire la mappa per visualizzare gli ostacoli segnalati dagli altri 'gladiatori' e capire se è necessario cercare strade alternative; la stessa cosa accadrà con locali e negozi, con la possibilità di verificare l'accessibilità dell'ingresso, degli interni e dei servizi igienici. La nostra speranza è quella di rendere Torino un modello da replicare in tutta Italia per facilitare la transizione verso un mondo più accessibile”.