CPIA, Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti, sono nuove autonomie scolastiche che nascono nel 2012 dalla trasformazione dei CTP (i quali a loro volta costituivano un’evoluzione dei corsi delle “150 ore” degli anni settanta) con l’obiettivo di diventare i punti di riferimento dell’istruzione degli adulti e dell’apprendimento permanente e di costruire, operando in rete con altre istituzioni ed enti del territorio (Istituzioni scolastiche, Agenzie di formazione professionale, Associazioni, Imprese, Sindacati, Gruppi di volontariato, Centri per l’impiego, Enti locali) nuove opportunità formative sempre più calibrate sulle esigenze e le caratteristiche dell’utenza adulta.
L’evoluzione sociale, economica e culturale a cui assistiamo negli ultimi anni rende le azioni finalizzate alla promozione e al rafforzamento dell’apprendimento permanente sempre più centrali, come indicano chiaramente i documenti europei sulle competenze chiave di cittadinanza. I dati europei indicano come l’obiettivo di raggiungere il 15% di popolazione adulta impegnata in istruzione e formazione sia ancora lontano: l’istruzione degli adulti, obiettivo strategico in Italia e in Europa, deve essere promossa, incentivata e rafforzata.
Il quadro di complessità in cui i CPIA si sono trovati ad operare ha spinto i 12 CPIA presenti nella nostra regione ad unirsi in una rete che opera per favorire la condivisione di risorse/competenze per la ricerca di soluzioni programmatiche e organizzative nuove e più efficaci in risposta ai bisogni culturali della popolazione adulta piemontese.
Una delle criticità che hanno fin dall’inizio messo in difficoltà le nuove autonomie scolastiche è quello delle sedi. Il problema della sede di via Lorenzini (ex CTP5) del CPIA 1 di Torino si è trascinato per anni senza trovare soluzione. Docenti e studenti sono relegati in poche aule, insufficienti ed inadeguate, del seminterrato dell’edificio di via Lorenzini, che quest’anno, complice la pandemia, possono utilizzare soltanto in orario serale. Altre aule sono disponibili al mattino nel plesso di via Fea, anch’esse, come quelle di via Lorenzini, in un edificio condiviso con l’IC Saba. Al fine di non compromettere l’offerta formativa della fascia mattutina, sono state individuate e concesse, grazie ad un accordo tra la Diocesi e il Comune di Torino, alcune aule nei locali della Parrocchia di Nostra Signora della Salute.
È del tutto evidente che la soluzione risulta accettabile soltanto come sede di emergenza: i locali non possono essere adeguatamente attrezzati in quanto sede di catechismo nel pomeriggio, manca una connessione internet, non è possibile attrezzare le aule per la DDI. Inoltre, la dispersione dell’offerta su più plessi con limitazioni di orario ha comportato una seria riduzione nell’erogazione delle lezioni, per cui manca completamente la fascia pomeridiana dalle 13 alle 17. La frammentazione dell’offerta formativa in ben tre
sedi comporta notevoli disagi organizzativi, sia dal punto di vista didattico, sia per il servizio del personale ausiliario.
A questo proposito la Rete CPIA Piemonte ritiene doveroso intervenire al fine di sostenere la decisione assunta con recente delibera della Giunta comunale: una soluzione realizzabile fin dall’inizio del prossimo anno scolastico, che permetterà ai docenti e agli utenti di disporre di una sede adeguata all’interno della Circoscrizione 5.
La delibera assegna al CPIA 1 e all'ITIS Grassi l’edificio attualmente occupato dalla Scuola Primaria Gianelli di Via delle Primule 36/b, con una soluzione che prevede quindi la coesistenza in un unico plesso, con ingressi separati, degli adulti e minori dai 16 anni in su del CPIA 1 e degli studenti della secondaria di II grado dell’ITIS Grassi. Le classi della Gianelli saranno accolte nel plesso della Scuola Secondaria di I grado Turoldo, in via delle Magnolie 9, che fa parte del medesimo Istituto Comprensivo.
Si ritiene che la presenza di un CPIA alle Vallette porterà indubbi benefici a tutto il quartiere e alla Circoscrizione 5, grazie ad un’offerta formativa gratuita e di qualità, con corsi di lingue, di informatica, di cittadinanza digitale di cui potrà fruire la popolazione adulta, italiana e straniera, senza nulla togliere all’offerta di istruzione primaria e secondaria, che viene mantenuta e che sarà arricchita dalla presenza di un istituto di istruzione secondaria di II grado.
Si ringrazia l’amministrazione comunale, nella persona dell’Assessora Antonietta Di Martino, per l’impegno che ha elargito e continua a mantenere nell’ottica di trovare spazi adeguati per l’Istruzione degli Adulti nella città di Torino cercando di rendere tale lavoro inclusivo e rispettoso delle esigenze di tutti anche se con la ferma intenzione di stabilire che gli spazi comuni sono patrimonio di tutta la popolazione.