Sgombero in corso di "Chez Jesoulx", la casa cantoniera alle porte di Oulx trasformata dagli anarchici stranieri e italiani in un rifugio autogestito per assistere i migranti diretti in Francia.
Da questa mattina all'alba ha preso il via l'operazione delle forze dell'ordine per liberare gli spazi occupati dal dicembre 2018, due mesi dopo lo sgombero del locale sotto la chiesa di Claviere.
L'appello di "Chez Jesoulx":"Chi può accorra"
Sulla pagina facebook di "Chez Jesoulx" è stata data la notizia dello sgombero in diverse lingue, insieme all'appello ad intervenire:"All'interno numerosi solidali e persone in passaggio, tra cui molte famiglie. Chi può accorra. La solidarietà non si sgombera!"
All'interno, come spiega Rainbow4Africa, sono state ospitate nella notte "una cinquantina di persone, molte donne e bambini". "In questo momento - spiega il presidente Paolo Narcisi - per noi la priorità è la sicurezza di queste persone. Il nostro personale sanitario e i volontari stanno lavorando per ridurre al minimo i rischi, curare e proteggere soprattutto i più fragili".
Ricca: "L'immigrazione clandestina non va incoraggiata"
"Un'importante azione di ripristino - commentano in consiglieri regionali della Lega Andrea Cerutti e Valter Marin - della legalità nella Valle”. Ancora più duro l’assessore regionale alla Sicurezza Fabrizio Ricca: "Ringrazio le Forze dell’Ordine che questa mattina hanno finalmente sgomberato la casa occupata dagli anarchici a Oulx, ribattezzata Chez Jesoulx, e i Vigili del Fuoco che hanno garantito che l’operazione avvenisse in sicurezza. L’operazione, fortemente richiesta dagli abitanti del Paese, va nella direzione di porre un freno a chi cerca di incoraggiare l’immigrazione clandestina".