Dopo l'annuncio delle scorse settimane, Francesco Tresso ufficializza la nascita di una lista civica di centrosinistra per le Comunali 2021, così come la sua disponibilità a candidarsi a sindaco. Questo nonostante il suo padrino politico Mario Giaccone - che lo coinvolse per la prima volta nel 2016 candidandolo nella formazione a sostegno di Piero Fassino - lo abbia "scaricato".
L'attuale capogruppo comunale di Lista Civica per Torino ha pubblicato una lettera aperta su Facebook dove spiega come la piattaforma di mobilitazione "Capitale Torino", nata un anno fa per le amministrative, si scioglie per diventare "un polo civico ampio e inclusivo, capace di attrarre coloro che non si sentono rappresentati dalla politica degli accordi tra segreterie e correnti di partito. Una lista che vuole segnare una profonda discontinuità con un’amministrazione colpevole di aver bloccato le prospettive di crescita della città, ma sarebbe superficiale non riconoscere che la crisi di Torino ha radici precedenti al 2016, e sarebbe grave se il centrosinistra pensasse di ripartire da un consolante «dove eravamo rimasti?»".
Parole di accusa sia contro il M5S, ma soprattutto contro il Partito Democratico. Tresso però intravede segnali positivi nelle parole del neosegretario dem Enrico Letta perché "aprono un varco nel recinto del partito".
E per dare maggiore forza ad "una proposta di lista autenticamente civica" il consigliere di minoranza dà la sua disponibilità a candidarsi a sindaco. "Mi presento - spiega - come interprete di forze che in città praticano quotidianamente azioni di solidarietà, di sviluppo sociale, di impegno professionale", "accompagnato da una squadra di persone che come me vogliono restituire a Torino una dimensione europea e un ruolo di guida per il territorio regionale".