“Vogliamo fare dello Chalet un simbolo di rinascita, di ripartenza”. Sono queste le prime parole di Marco Muzj, direttore di filiale della Cooperativa Cascina, aggiudicataria in via provvisoria (in attesa delle verifiche del caso) del bando dell’ex discoteca.
Le offerte
Cinque le offerte pervenute all’Ufficio Protocollo Generale. Per lo Chalet, con concessione decennale rinnovabile, la base d’asta era di 46.600 euro di canone annuo e la Vivenda è arrivata a offrire 144.600 euro. Una cifra elevata, tre volte superiore rispetto a quella pattuita inizialmente. Le altre offerte sono state presentate dalla Kobe Srl (126.870 euro), dalla Beveat (123.500 euro), da Alessandra Marzano (78.400 euro) e da Carlo Barbuto (62.000 euro).
Chi ha vinto il bando di gara per lo Chalet e cosa vuole farne
La Vivenda Spa è una società del gruppo La Cascina, che fattura 400 milioni di euro l'anno. In Piemonte è presente nella gestione della refezione nei Comuni di Asti, Alessandria, Coazze e Valenza, mentre nel Nord-Ovest in Valle D'Aosta e a Genova. "Non vogliamo farla ritornare discoteca, non è previsto dal bando" spiega Marco Muzj. "Ora faremo le opportune valutazioni e capiremo cosa fare, ma di certo un'idea potrebbe essere quella di realizzare un ristorante con musica dal vivo, magari coinvolgendo il Conservatorio cittadino e tanti giovani", racconta, subito dopo l'apertura delle buste. "In un momento di crisi mondiale, fare un investimento simile è rischioso e lo sappiamo. Crediamo però nel nostro lavoro nostro lavoro e soprattutto nel Parco del Valentino: vorremmo che lo Chalet diventasse un simbolo di ripartenza", conclude.
[Il momento dell'apertura delle buste per lo Chalet]
Lo stato dello Chalet
Chiuso ormai da oltre 4 anni, l’ex discoteca vanta una superficie di 160 metri quadrati al pian terreno, 65 sul loggiato e 240 metri quadri nel terrazzo con copertura. Molto ampio lo spazio esterno, con un’area di 1.500 mq suddivisa a sua volta in quattro spazi distinti.
Nei prossimi mesi, spetterà a Vivenda Spa la bonifica e lo smaltimento dei rifiuti, oltre ovviamente alla manutenzione a all’allestimento degli spazi. La società che ha vinto la gara, inoltre, dovrà esercitare l’attività compatibilmente con le finalità del parco del Valentino, evitando destinazioni d’uso considerate inquinanti e rumorose. Ci vorrà un po' per vedere rinascere l'ex discoteca. Tempi tecnici necessari per controllare le pratiche burocratiche, dare le chiavi all'aggiudicatario e permettergli di effettuare i lavori. "Noi vorremmo aprire già a settembre, ma è probabile che si possa inaugurare la prossima primavera, pandemia permettendo", spiega Muzj.
Le reazioni della politica
Soddisfatto per l'aggiudicazione l'assessore all'Urbanistica, Antonino Iaria: "L’approccio pragmatico sulla riqualificazione dei locali del Valentino abbandonati , iniziato con la mia delibera di indirizzo, è stato vincente". "Il comitato di gestione del parco, altro tassello importante, ha aiutato a dare una nuova visione del Valentino. Non posso che essere molto contento dei risultati ottenuti", conclude l'assessore.
Ottimista anche il presidente della Circoscrizione 8, Davide Ricca: "Avendo vinto la gara una società di ristorazione, confidiamo che il locale possa rappresentare la possibilità di intrattenimento non solo serale o notturno. Sarebbe bello avere un'attività che contribuisca a rendere vivo il parco del Valentino anche durante la giornata, in orario diurno".
"E' con la ferma volontà di fare di tutto il Valentino un simbolo di ripartenza che, da anni, lavoriamo affinché venga archiviata una stagione di abusi e di irregolarità che il parco e la città non meritavano, per restituire a Torino un meraviglioso spazio pubblico che sia di nuovo vivo, ricco di attività, aperto ai cittadini e, soprattutto, a norma di legge". La sindaca Chiara Appendino ha commentato così, sulla sua pagina Facebook, l'aggiudicazione provvisoria del bando di gara per lo 'Chalet'.