Dopo sei anni di attesa il derby della Mole sembrava potersi tornare a colorare di granata, con la doppietta di Sanabria che aveva ribaltato il vantaggio di Chiesa nei minuti iniziali, ma il colpo di testa di Ronaldo nel finale (convalidato a seguito di consulto del Var) ha evitato alla Juve la seconda sconfitta, dopo il clamoroso scivolone contro il Benevento.
Addio decimo scudetto consecutivo
Il 2-2, però, significa addio definitivo ai sogni del decimo scudetto di fila, con la qualificazione alla prossima Champions che adesso si fa in salita, con la squadra di Pirlo staccata dall'Atalanta e raggiunta al quarto posto dal Napoli, contro cui i bianconeri giocheranno mercoledì la sfida delle polemiche non disputata lo scorso 4 ottobre.
Per il Toro c'è il rammarico di non aver condotto in porto la rimonta vincente, generata anche da due errori (non solo) di Szczesny, che si è riscattato al 90' togliendo al solito Sanabria la gioia di una storica tripletta, alla prima stracittadina del paraguaiano. Ma per gli uomini di Nicola il punto è comunque prezioso, visto che nel pomeriggio è arrivata l'inattesa sconfitta casalinga del Cagliari, diretta rivale dei granata nella corsa al quartultimo posto: il 2-0 del Verona avvicina Belotti e compagni alla salvezza.
Pagate le esclusioni eccellenti
La Juve, invece, ha pagato le polemiche infinite degli ultimi giorni, con le esclusioni di Dybala, Mckennie e Arthur, protagonisti mercoledì sera di una festa con tanto di violazione delle norme anti Covid, che ha convinto Pirlo e la società a lasciarli fuori. Soprattutto l'americano McKennie (autore di un gol nella sfida di andata) avrebbe fatto comodo in mezzo al campo, come magari Dybala per l'assalto finale.
Ma le paratissime di Sirigu, il palo di Bentancur e l'intervento di Szczesny nel recupero su Baselli hanno fissato il risultato sul 2-2, che ha fatto felici solo l'Inter e tutte le altre squadre di alta classifica. E di sicuro questo pareggio non avrà placato la rabbia dei tifosi bianconeri, che nel pomeriggio avevano esposto un duro striscione contro i giocatori all'esterno dell'Allianz Stadium.
L'Olimpico-Grande Torino, per la prima volta senza pubblico per la sfida più sentita, ha visto invece il popolo granata esporre striscioni e coreografie per far sentire meno vuoti gli spalti. Per celebrare l'agognata vittoria, invece, bisognerà aspettare ancora.