Una questione che continua a far discutere la politica. Dopo la conferma arrivata nei giorni scorsi dalla giunta regionale di rimettere in discussione la scelta del sito che ospiterà il futuro ospedale unico dell'Asl To5, con Cambiano e Villastellone che tornano in gioco, oltre alla già designata (dalla precedente amministrazione targata Chiamparino) area di Vadò, si sono levati gli strali degli esponenti del centrosinistra.
Fronte compatto (pur con distinguo) a Moncalieri
Tra i più duri, ovviamente, il sindaco di Moncalieri Paolo Montagna, che ha chiamato a raccolta gli amministratori della zona sud della provincia di Torino, ma anche esponenti di partiti del centrodestra si sono espressi a favore della conferma di Vadò. Dopo la presa di posizione comune di Cristiano Monticone (Fdi) e Pier Bellagamba (capogruppo di Forza Italia), che hanno difeso la scelta di Vadò, sostenendo che non è una bandiera solo della sinistra, anche lo storico esponente cittadino di Fratelli d'Italia Beppe Osella vuole la conferma del sito nella zona tra Moncalieri e Trofarello.
"La costruzione dell'ospedale è una priorità"
Il gruppo consigliare di FdI di Moncalieri, con una nota firmata proprio da Osella, ha dichiarato di "essere assolutamente favorevole alla costruzione del nuovo ospedale unico dell’Asl To5. Questo permetterà al territorio di avere un ospedale più nuovo ed efficiente, in sostituzione ad esempio del S.Croce di Moncalieri, di cui sono note ed evidenti le lacune sia in termini strutturali che di parcheggi. La priorità nel costruire un Ospedale è di farlo in un’area sana, che non abbia controindicazioni strutturali, per evitare errori come quelli fatti in passato per l’Ospedale di Verduno".
Tirata d'orecchie all'amministrazione Montagna
Non mancano comunque le polemiche nei confronti dell'attuale sindaco e della sua maggioranza, da parte di FdI: "Certo è che se l’amministrazione comunale avesse proposto alla Regione un’area per costruire l’ospedale con meno criticità idrogeologiche rispetto a quella di Cenasco, ed avesse iniziato l’iter di variante al piano regolatore già nel 2016, Moncalieri si troverebbe ad avere come candidata un’area migliore e con un iter progettuale già concluso, e l’ospedale a Moncalieri sarebbe già una certezza. Come città stiamo pagando scelte di aree sbagliate e di procedure in ritardo".
"Per questo non abbiamo nulla in contrario al fatto che la Regione faccia gli approfondimenti necessari prima di iniziare i lavori, approfondimenti che anzi riteniamo doverosi e fondamentali. Ci auguriamo che la Regione identifichi in fretta l’area più adatta per costruire l’ospedale, sperando da Moncalieresi che essa sia Moncalieri“, ha concluso Beppe Osella.