Tornare alla vita di tutti i giorni. È questo, a distanza di oltre un anno dalla comparsa del covid, ciò che desiderano milioni di italiani, che non vedono l’ora di poter riassaporare la libertà di poter circolare senza l’obbligo di indossare una mascherina, muoversi liberamente per le vie delle città o frequentare locali, piuttosto che effettuare gesti che fanno parte della normale quotidianità.
Una stretta di mano, il classico bacio sulla guancia o, molto più semplicemente, un abbraccio sentito ed affettuoso, sono parte integrante del DNA del popolo italiano. E tutti questi mesi trascorsi senza poter compiere questi gesti, ritenuti semplici e scontati prima dell’avvento della pandemia, hanno inciso, non poco, sull’umore dei cittadini del Belpaese.
Inghilterra, zona “free” per gli abbracci
Le notizie che arrivano dall’Oltremanica, però, fanno ben sperare. La Gran Bretagna, come noto, è il paese, primo sul territorio geografico europeo, che ha avviato una campagna vaccinale a tappeto, in modo da poter vivere il periodo estivo con un elevato grado di copertura dei propri cittadini.
Il Regno Unito, d’altro canto, ha vissuto una terza ondata pandemica piuttosto virulenta, con la variante inglese che ha mietuto vittime e contagi in misura estremamente superiore rispetto alle prime due ondate. Ed il governo inglese, il più restio ad istituire il primo lockdown lo scorso anno, ha messo in atto una campagna vaccinale efficace, presa a modello anche da molti paesi dell’Unione Europea.
I risultati, oggi, sono sotto gli occhi di tutti. Nelle ultime settimane, l’Inghilterra ha fatto registrare il minor numero di contagi e vittime di tutti i grandi paesi occidentali, che hanno portato alla riapertura, anche al chiuso, di pub e birrerie. Ma un aspetto, più di altri, fa comprendere come sulle rive del Tamigi si vada verso una definitiva neutralizzazione del Covid.
Da qualche giorno, infatti, a Londra, così come a Manchester, Birmingham e in tutte le altre città inglesi è possibile abbracciarsi. Un primo significativo gesto, simbolicamente il più importante, per far capire come sul territorio d’Oltremanica il ritorno alla normalità, alla vita com’era concepito sino a febbraio 2020, sia un’ipotesi estremamente concreta e non solo utopia.
L’esperimento di Wembley in occasione della finale della Coppa d’Inghilterra
L’Inghilterra, di fatto, sta dando l’addio definitivo ad uno dei mantra imprescindibili nella battaglia al covid: il distanziamento sociale. Oltre a pub e ristoranti, nel Regno Unito sarà possibile visitare musei, andare al cinema e recarsi allo stadio. Per quanto concerne quest’ultimo aspetto, un interessante esperimento è stato svolto durante la finale di FA Cup, la coppa più antica del mondo, che nella terra d’Albione ha un’importanza estremamente rilevante.
Nella splendida cornice di Wembley, in grado di contenere oltre 80.000 spettatori, Chelsea-Leicester si è disputata alla presenza di ben 21000 spettatori. Un primo passo per arrivare a quello che è, a tutti gli effetti, è il reale desiderio degli inglesi: ospitare la finale dei Campionati Europei di calcio, in programma il prossimo 11 luglio, in uno stadio gremito di tifosi.
L’allentamento delle restrizioni personali, tuttavia, è in atto anche negli Stati Uniti, dove oltre il 35% della popolazione, grazie alla somministrazione delle due dosi vaccinali, è esentato dall’utilizzo della mascherina. Una misura, a dire il vero, criticata da una parte del mondo scientifico, che ha ribadito, nonostante l’efficacia fin qui mostrata dai vaccini, come la mascherina rappresenti ancora uno strumento di fondamentale importanza nella lotta al nuovo coronavirus.
Nei prossimi mesi, di conseguenza, anche all’ombra della Mole si dovrebbe assistere ad un graduale ritorno alla normalità, potendo finalmente riabbracciare i propri amici, brindare con gli affetti più cari e, perché no, concedersi qualche momento di estremo relax con una escort Torino o “flirtare” amabilmente con qualche persona del gentilsesso conosciuta nelle vie del centro della nostra splendida città. .