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Attualità | 21 maggio 2021, 17:50

Presidio fuori dal San Giovanni Bosco: “Vaccini e sanità pubblici per tutti o non andrà tutto bene” (FOTO e VIDEO)

Presente anche il candidato sindaco della sinistra radicale Angelo d’Orsi: “Parco della Salute? Bisogna rinunciare all’ideologia delle grandi opere: voglio infinite piccole opere che possano aiutare le persone a stare meglio“

Presidio fuori dal San Giovanni Bosco

Presidio fuori dal San Giovanni Bosco: “Vaccini e sanità pubblici per tutti o non andrà tutto bene”

Un grande “no” alla privatizzazione della sanità e un convinto “sì” a un modello che metta al centro la sanità pubblica. E’ questo il messaggio che il sindacato Usb e Potere al Popolo hanno voluto lanciare oggi pomeriggio, con un presidio fuori dall’ospedale San Giovanni Bosco che ha visto la partecipazione anche di Angelo d’Orsi, illustre storico torinese e candidato sindaco della sinistra radicale.

"La sanità pubblica va difesa e tutelata"

Il tema sanità sarà una delle questioni centrali della mia campagna per diventare sindaco: la pandemia ha dimostrato che non è vera la narrazione che la pandemia ci ha resi uguali, è stata invece esaltata la disuguaglianza” ha affermato D’Orsi, candidato supportato da Rifondazione Comunista, DemA, Sinistra Anticapitalista, Torino solidale, Pci, Fronte Popolare e Potere al Popolo. “La gestione difficoltosa della pandemia - ha proseguito lo storico - ha dimostrato che la riduzione dei servizi pubblici ha peggiorato la situazione, molti dei morti che abbiamo avuto gravano sulle spalle di chi ha scelto una politica di privatizzazione e aziendalizzazione del sistema sanitario nazionale”.

"Parco della Salute grande opera superata"

Uno dei simboli di questa teoria è per d’Orsi il Parco della Salute, un progetto bocciato sul nascere dall’esponente di sinistra: “Contrappongo al Parco della Salute la salute in città. Bisogna rinunciare all’ideologia delle grandi opere e dei grandi eventi: voglio infinite piccole opere che possano aiutare le persone a stare meglio. La salute non si tutela con un’opera fonte di speculazione e infiltrazione mafiosa, ma con presidi sanitari in ogni caseggiato”.

Il presidio del San Giovanni Bosco, come affermato da Massimo, esponente di Potere al Popolo, rientra in una due giorni di mobilitazione sul tema della sanità: “Il sistema non funziona, è irrazionale: crediamo che possa funzionare solo la sanità pubblica e un sistema che metta al centro il pubblico e l’interesse collettivo”.

"Grave errore smantellare la medicina di prossimità"

Questa sanità - ha proseguito l’esponente di Potere al Popolo - ha evidenziato tutti i suoi limiti: differimento di visite non essenziali su tutte. Il sistema per anni ha smantellato la medicina di prossimità, favorendo la concentrazione in grandi poli di eccellenza, con la partnership tra pubblico e privato che ha portato alla contrazione dei posti letto e dei servizi sanitari essenziali”.

La pandemia è l’occasione per ripensare questo modello, con un piano straordinario di assunzioni, per rimettere al centro la sanità pubblica: i fondi europei siano utilizzati per questo, non per creare opportunità di investimento per i privati” è l’auspicio dei manifestanti, che hanno effettuato un volantinaggio fuori dall’ingresso dell’ospedale.

Andrea Parisotto

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