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Attualità | 29 maggio 2021, 10:45

Ben-Nasco, il supporto alla comunità e alle neo e future mamme a un anno dal lancio del progetto

Le sfide affrontate in questo anno difficile e gli obiettivi raggiunti dalla iniziativa che vede una sinergia tra settore pubblico e privato

Ben-Nasco, il supporto alla comunità e alle neo e future mamme a un anno dal lancio del progetto

Il progetto “Ben-Nasco” ha festeggiato il primo anno di attività. Esempio di una fruttuosa collaborazione tra soggetti pubblici e del privato sociale del territorio che, con esperienza e professionalità, operano a supporto della comunità e di chi ha appena avuto un bimbo o è in dolce attesa.  Promosso dall’associazione  La Bottega del Possibile - insieme ai Comuni di Beinasco e Piossasco, l’Asl TO3, il C.I.diS. e alcune Associazioni e Cooperative dei territori – e finanziato dalla Regione Piemonte e dalla Fondazione CRT, il progetto si rivolge alle donne in stato di gravidanza, offrendo diversi servizi di supporto e di assistenza a carattere preventivo, al fine di assicurare una crescita in salute delle mamme e dei bambini, e creando reti di sostegno e di scambio di esperienze con il supporto dei professionisti. Tra gli obiettivi del progetto vi sono anche il favorire nuove relazioni e scambi tra genitori, la partecipazione a dei laboratori, creare momenti di condivisione tra famiglie e valorizzare l'importanza dei nonni. 

Un anno particolare, quello appena passato, caratterizzato dalle problematiche legate alla pandemia da Covid-19, in cui, però, i diversi attori coinvolti nel progetto sono riusciti a garantire ugualmente un supporto di qualità alle numerose mamme che hanno aderito al progetto. Nei comuni di Beinasco e Piossasco sono state coinvolte più di 100 donne, tra neomamme e in dolce attesa, che, dopo aver ritirato l’Agenda di gravidanza, hanno potuto partecipare a svariate attività, sia in presenza che a distanza: yoga, Tai Chi, musica in gravidanza o in culla, iniziative in collaborazione con le biblioteche comunali, incontri tematici con gli psicologi e con operatori ed esperti su alimentazione, salute, fase post-parto e tanto altro ancora. 

In questo primo anno di vita, il progetto “Ben-Nasco” ha rappresentato l’esempio perfetto di come collaborazione e dialogo tra il settore pubblico e privato possano dare vita ad un servizio di supporto professionale e di qualità all’interno di un territorio. I Comuni di Beinasco e Piossasco, infatti, hanno contribuito al coinvolgimento dei cittadini, delle associazioni di volontariato e degli operatori, mentre La Bottega del Possibile, capofila del progetto, si è occupata del coordinamento e del monitoraggio delle attività. L’Asl TO3 ha messo a disposizione professionalità infermieristiche e ostetriche, contribuendo, inoltre, al coinvolgimento dei medici di base e pediatri presenti sul territorio. Per coloro che hanno avuto bisogno di un sostengo, è intervenuto il C.I.diS., che ha portato il suo contributo nelle azioni di sviluppo di comunità. Infine, numerose le realtà del territorio che hanno portato il proprio contributo alla realizzazione del progetto. Un coinvolgimento attivo, dunque, e uno scambio di forze che hanno permesso di lavorare in sinergia per il benessere della comunità. 

“Una città che voglia guardare al futuro deve investire sulla qualità della vita dei suoi bambini attivando azioni di prevenzione delle disuguaglianze di salute e delle povertà educative – ha sottolineato Pasquale Giuliano, sindaco del Comune di Piossasco – L'amministrazione comunale gioca un ruolo fondamentale nel favorire la rete territoriale tra servizi pubblici sanitari ed educativi (consultori, pediatri, nidi, biblioteca), il privato sociale (cooperative e associazioni specializzate) e il volontariato”. 

“Lo scopo è quello di incentivare pratiche di interscambio e mutuo aiuto coinvolgendo genitori, nonni e adulti extrafamigliari con competenze educative e relazionali realizzando un welfare locale partecipato che accompagni il bambino in un processo di crescita armonica”, ha infine affermato Cecilia Tibaldi, assessore al welfare generativo del Comune di Piossasco. 

Un concetto ripreso e ribadito anche da Enzo Borio, referente per il progetto per il Comune di Beinasco: “Per noi la collaborazione con il privato è un valore aggiunto, che si conferma sempre anche rispetto alle sue competenze di capacità e di ruoli, che sul territorio si giocano con modalità diverse. L’attenzione alle famiglie e ai bambini era già una prerogativa del nostro Comune, ma questo progetto ha permesso di mettere insieme, nella pratica, una moltitudine di iniziative diverse, promosse dal pubblico e dalle diverse realtà del privato sociale, ed è proprio questo il valore aggiunto dell’iniziativa. È un progetto aperto, che coinvolge l’Asl, i servizi sociali, gli asili nido, le biblioteche, le associazioni, tutta la comunità educante e questo è un valore importante, che ha permesso di reagire anche all’emergenza sanitaria e ai forti condizionamenti che ha portato”.

comunicato stampa

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