Bar e ristoranti mandano i motori al massimo. Dopo la prima "ripartenza" grazie all'utilizzo dei dehors, infatti, da oggi anche a Torino e in provincia sarà possibile tornare a frequentare i locali pubblici anche all'interno delle strutture.
Un ulteriore allentamento alle misure anti-Covid che, se da un lato mette al riparo (in senso lato) gli esercenti dal rischio meteo che mette alla prova anche il dehors più strutturato, dall'altro amplia finalmente la platea del ritorno al lavoro per tutti i locali. Anche per coloro che, per un motivo o per l'altro, non hanno potuto installare sedie e tavolini all'esterno della loro struttura e dunque hanno dovuto mordere il freno per lunghe settimane rispetto al resto della concorrenza.
Conti alla mano, fatto salvo le poche settimane della scorsa estate, si tratta di un primo rilancio "vero", accompagnato dalla campagna vaccinale che continua a macinare numeri e somministrazioni e, soprattutto, da numeri di contagi e pressione sulle strutture sanitarie che lasciano sperare giorno dopo giorno in un futuro più sereno, a livello di salute e non solo.
Secondo le stime di Confesercenti, fino a ieri, circa la metà dei 5000 locali torinesi hanno potuto davvero riaprire. Mentre con il 1° giugno arriva "la vera ripartenza", come conferma il presidente Giancarlo Banchieri.
L'unica incognita che resta sul tavolo è la disponibilità di camerieri, personale di sala, banconisti, cuochi, pizzaioli. "Una buona parte dei locali sta cercando invano queste figure, essenziali per il buon funzionamento dell’attività", dicono da Confesercenti, "un problema che rischia di aggravarsi quando il coprifuoco sarà eliminato e soprattutto quando anche il Piemonte entrerà in zona bianca".