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Politica | 03 giugno 2021, 10:13

Sì alla legge Zan: sabato Torino scende in piazza contro l'omotransfobia

Mobilitazione alle 16 in piazza Castello promossa da 8 associazioni: "No a compromessi che ledono i nostri diritti e dignità". Giusta: "Nessuna città è immune a questi fenomeni discriminatori"

Sì alla legge Zan: sabato Torino scende in piazza contro l'omotransfobia

Per la legge Zan e molto di più: non un passo indietro”. Dopo la mobilitazione nazionale dello scorso 15 maggio a Roma, sabato anche Torino scende in piazza per chiedere l’approvazione immediata del DdL “che contrasta discriminazione e violenza per motivi fondati su sesso, genere, orientamento sessuale, identità di genere e disabilità”. L’appuntamento nel capoluogo è fissato per il 5 giugno alle 16 in piazza Castello.

Il 5 giugno manifestazione promossa da 8 realtà per i diritti civili

Una manifestazione promossa da ben otto realtà ed associazioni in difesa dei diritti civili (Coordinamento Torino Pride GLBT, Rete Genitori Rainbow, Arcigay Torino “Ottavio Mai”, Maurice GLBTQ, Uisp Torino, Agedo Torino, Associazione Quore, Famiglie Arcobaleno in Piemonte, Asti Pride).

Il DdL Zan prevede l'equiparazione nel codice penale dell'omofobia al razzismo

Il Disegno di Legge che porta il nome di Alessandro Zan, dopo l’approvazione alla Camera lo scorso 4 novembre, ora si trova bloccato in Senato. Tra le novità più importanti introdotte l’equiparazione - all’articolo 604 bis del codice penale - dell’omofobia al razzismo e all’odio su base religiosa. Prevista poi l’istituzione, il 17 maggio, di una giornata nazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e transfobia.

La richiesta che è il DdL venga approvata da Palazzo Madama senza ulteriori modifiche, come invece accaduto anni fa  “con la legge Cirinnà sulle unioni civili”.

"No a compromessi che ledono i nostri diritti e dignità"

Tutti e tutte insieme – spiegano i promotori della manifestazione torinese - urleremo forte il nostro sì al DdL e no a qualsiasi ulteriore compromesso che lederebbe, ancora una volta, i nostri diritti e le nostre dignità”.

Non accetteremo giochi al ribasso sulle nostre vite: il DDL Zan non è che un primo passo e ne esigiamo l'approvazione senza altri compromessi e passi indietro. La nostra presa di parola vale molto di più di chi scende in piazza a difesa del proprio diritto alla violenza che viene spacciata per libertà d’opinione. La nostra presa di parola vale molto di più, perché è di noi che si sta parlando” concludono le associazioni.

"Come abbiamo imparato nessuna città è immune all'omofobia, alla lesbofobia, alla bifobia e transfobia - dice Marco Giusta, assessore comunale alle Pari Opportunità -. La città di Torino, oltre a sostenere il ddl zan attraverso la posizione forte e netta della sindaca, ha votato nel proprio consiglio comunale, assieme ad altre 50 città in tutta Italia unite dall' rete Ready, un ordine del giorno che ricorda l'importanza di questa legge. Ne abbiamo bisogno e ne abbiamo bisogno adesso, senza accordi al ribasso. Lo dico chiaramente: il ddl zan va approvato e va approvato così com'è. Sono più di venti anni che ne parliamo e ne discutiamo in ogni sede: ogni dubbio, ogni distinguo oramai non è un tentativo di miglioramento ma una chiara volontà di affossarlo. Si vada in aula e i partiti si prendano interamente le loro responsabilità".

Cinzia Gatti

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