Sono anni che il mercato del lavoro italiano soffre costantemente, per cui notizie di nuovi concorsi pubblici comunali per impieghi nel sociale vengono accolte con sentito ottimismo per il futuro. Tuttavia, in particolar modo per chi deve entrare nel mercato del lavoro per la prima volta oppure chi ha bisogno di rivedere il proprio profilo, sono numerose le iniziative di orientamento.
Fra queste c'è il progetto "Io lavoro", che è era venuto alla luce con il chiaro intento di aiutare in primis i disoccupati di tutto l'articolato territorio torinese a trovare, cambiare o creare il lavoro più adatto alle proprie attitudini. Numerose volte il problema di chi ha il desiderio di trovare una prima occupazione, o trovarne un'altra più vicina alle proprie aspettative, è quello di capire esattamente cosa si sta cercando.
Il percorso, promosso anche da Torino Giovani tra le risorse utili ai candidati sulle pagine del suo sito Web istituzionale, offre agli iscritti la possibilità di seguire ogni settimana una diretta streaming di circa un'ora per imparare ad orientarsi nel modo più efficace possibile nella scelta preferibile. Infatti, in molti casi il primo ostacolo da superare è proprio il capire come e dove cercare l’attività occupazionale più adatta al proprio bagaglio di conoscenze, ma anche il contrario e cioè che tipo di specializzazione richiede il mercato.
I dati ufficiali sul mercato del lavoro UE evidenziano che il 2% dei posti di lavoro disponibili non è coperto, con l’Italia che si assesta all’1,5% e la prima economia continentale, quella tedesca, al 2,9%. “La lettura delle cifre può ingannare, in quanto la percentuale più alta della Germania deriva dalla maggiore produzione industriale che genera posti malgrado la crisi - spiega il sito DIGITAL-MINDS - però l’Italia soffre di una carenza di lavoratori con skills tecnico-scientifiche (ingegneri, analisti di dati, developer, marketer ecc…) che porta molti stranieri a cercare lavoro nelle aziende italiane”.
Questo rende chiara l’importanza di un percorso di riallineamento del nostro sistema educativo e di quello che serve oggi alle imprese che assumono, ma anche a coloro che decidono di intraprendere la strada dell’autoimprenditoria. Esattamente su questo interviene il progetto “Io lavoro”, con gli incontri di gruppo settimanali in programma fino a lunedì 20 dicembre 2021.
Durante tali incontri live Giacomo Papasidero, fondatore della Scuola di Indipendenza Emotiva, risponde alle tante domande degli utenti. Sessioni di diretta streaming facilitate da Papasidero per animare la discussione che nasce intorno ai suoi suggerimenti e consigli pratici per canalizzare nel modo corretto la ricerca o il cambiamento del lavoro, condividendo idee e soluzioni concrete.
Non è un caso che il progetto sia gestito da colui che lavora sull’indipendenza emotiva, poiché il primo e più difficile passo verso l’occupazione è quello di identificare con obiettività in cosa vogliamo impegnarci nel futuro. Una strada che parte dall’introspezione per coniugare ambizioni ed opportunità.