"Torino ha bisogno di meno arroganza e più vicinanza". È questo l'ultimatum al candidato sindaco Stefano Lo Russo dei Verdi Torino e Piemonte, che sono pronti a lasciare la coalizione di centrosinistra.
Il partito ambientalista, che alle Primarie, aveva sostenuto Enzo Lavolta, parla di "delusione per i primi passi di Lorusso" e di "timore che si vada costruendo una coalizione fotocopia sbiadita di un’offerta politica che i torinesi hanno respinto cinque anni fa".
Antonio Fiore e Angela Plaku, coportavoce dei Verdi torinesi accusano poi il candidato sindaco di "poca sensibilità verso i temi ambientali". Altro tema critico è la presenza nella coalizione di liste in "sovrapposizione a forze politiche nazionali ed europee già consolidate e ben riconoscibili dagli elettori". In questo caso i Verdi Europa puntano il dito contro "Sinistra Ecologista", che richiama nel nome le battaglie ambientali del loro partito.
“Se alla fragilità del candidato - aggiunge Tiziana Mossa - e della coalizione aggiungiamo anche quella programmatica, magari condita con una arroganza davvero fuori luogo, diventa difficile per i Verdi sentirsi parte di un simile progetto politico". "Ce la metteremo tutta per raddrizzare questo centrosinistra alla deriva. Ma non a qualunque costo: i prossimi giorni saranno per noi determinanti, poi decideremo”, concludono dispiaciuti.