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Aurora / Vanchiglia | 01 luglio 2021, 18:07

Centinaia di firme per riaprire l'ospedale Maria Adelaide: "Non vogliamo un nuovo studentato di lusso"

L'assemblea "Riapriamo il Maria Adelaide" ha convocato un presidio oggi pomeriggio sotto l'assessorato alla sanità: tensioni con la polizia. Icardi: "Nulla è deciso sul futuro dell'ex ospedale"

Tensioni fuori dall'assessorato alla Sanità - foto di "Riapriamo il Maria Adelaide", gruppo Facebook

Tensioni fuori dall'assessorato alla Sanità - foto di "Riapriamo il Maria Adelaide", gruppo Facebook

Si è svolta oggi una manifestazione sotto l'assessorato alla sanità di corso Regina Margherita 153 per chiedere la riapertura del Maria Adelaide, l'ospedale lungo la Dora chiuso dal 2016. A organizzarla, il gruppo spontaneo di cittadini che nei mesi scorsi ha portato avanti una serrata mobilitazione coinvolgendo tutto il quartiere.

Tensioni con la polizia

Durante il presidio non sono mancati i momenti di tensione con la polizia, che ha sbarrato l'ingresso con gli scudi. "Un gruppo di cittadini sta occupando i locali dell'assessorato alla sanità della Regione Piemonte per ottenere un incontro, richiesto da 4 mesi, con l'assessore Icardi per la riapertura del Maria Adelaide. La polizia all'esterno sta attaccando i manifestanti" hanno affermato alcuni rappresentanti di AttacTorino.

Le ragioni dei manifestanti

Durante il presidio sono state consegnate alle istituzioni le centinaia di firme raccolte a favore della riattivazione della struttura sanitaria. "Il quartiere - spiegano i manifestanti - non può accettare di vedersi privato di un altro elemento che sarebbe fondamentale per la propria cura, soprattutto se l'intenzione è di svenderlo per farne, come suggeriscono i piani della Regione e dell'Università, uno studentato in vista delle Universiadi 2025. Si tratta di un'opera che non parte dall'analisi dei bisogni e delle specificità del quartiere, che probabilmente non ci lascerà niente in quanto diverrà gestito da un privato".

Cosa vuole l'assemblea Riapriamo il Maria Adelaide

L'assemblea Riapriamo il Maria Adelaide crede invece in un progetto diverso, che prevede, tra i punti principali, l'apertura di una Casa della Salute nell'edificio, il potenziamento dei servizi per la presa in carico globale del paziente con malattie croniche e un centro di riabilitazione funzionale. A spaventare, soprattutto, è la carenza di servizi di prossimità in un territorio, quello di Torino Nord, che soffre di disagio sociale e disuguaglianze economiche. La concentrazione delle struttura a sud della città acuisce questo senso di emarginazione. 

L'appiglio più grosso è dato pra dal Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza), che, avvalendosi di fondi europei, prevede un capitolo specifico di 7 miliardi di euro per la realizzazione sul territorio di Case di Comunità e per il rafforzamento dell’assistenza sanitaria intermedia.

"Dobbiamo lottare insieme - dicono i manifestanti - per permettere agli abitanti di Aurora, Rossini e Vanchiglia di potersi curare vicino a casa, di accedere a una visita medica, una terapia o semplicemente fare una medicazione o un prelievo senza dover aspettare mesi o dover attraversare la città. Vogliamo garantire una partecipazione attiva della popolazione sui temi della salute. Le istituzioni ci ascoltino: no all'ennesimo studentato di lusso".

Icardi: "Sul futuro del Maria Adelaide nulla è deciso"

"Sul futuro del Maria Adelaide nulla è deciso. Sei mesi fa la Regione ha chiesto alla Città della Salute di sospendere le procedure per l’alienazione dell’immobile, il cui utilizzo potrebbe essere valutato nell’ambito delle necessità legate alle Universiadi. Nel frattempo, il nuovo scenario determinato dal Pnrr richiede un ulteriore approfondimento per un eventuale riutilizzo della struttura ai fini della medicina territoriale. Nelle prossime settimane, tutte queste opzioni verranno attentamente valutate, non senza tenere conto dei bisogni di offerta sanitaria del quartiere interessato". Cosi l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, al termine dell’incontro avuto a margine degli impegni della giornata con una delegazione di manifestanti che sostengono la necessità di riaprire il presidio sanitario Maria Adelaide di Torino, chiuso da anni. L’assessore porterà la petizione consegnatagli dai manifestanti all’attenzione della Giunta di domani.

Manuela Marascio

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