Un pacchetto di azioni per rafforzare legalità, sicurezza urbana e tutela della salute pubblica nei quartieri Vanchiglia e Borgo Rossini. È quanto prevede l’ordine del giorno approvato in Circoscrizione 7, presentato dal consigliere del Pd, Ernesto Ausilio insieme al collega dei Moderati, Ferdinando D’Apice.
Il documento è passato con i voti favorevoli di tutta la maggioranza, mentre il centrodestra non ha partecipato al voto, segnando una spaccatura politica su un tema particolarmente sentito da residenti e commercianti.
Allarme insicurezza
Nel testo si prende atto degli episodi di insicurezza, disagio urbano e criminalità che negli ultimi mesi hanno interessato le due aree, spesso legati al consumo di alcol e sostanze, soprattutto nelle ore serali e notturne. E il tutto si potrebbe tradurre con la parola "malamovida". Situazioni che, secondo i proponenti, richiedono un approccio integrato, capace di coniugare controllo del territorio, prevenzione e riduzione del danno.
"La sicurezza e il rispetto della legalità - spiegano Ausilio e D’Apice -, non possono essere affrontati solo con strumenti repressivi. Servono politiche di prossimità, ascolto del territorio e interventi sanitari e sociali capaci di ridurre il disagio e migliorare la convivenza tra residenti e frequentatori".
Dalle zone rosse ai divieti
Il documento ripercorre le azioni già messe in campo dalla Circoscrizione 7 negli ultimi anni: dagli incontri con commercianti e forze dell’ordine alle modifiche regolamentari sulle nuove aperture, fino all’istituzione delle zone rosse con il divieto di vendita di alcolici dopo le 21, al potenziamento della pulizia meccanizzata e all’attivazione del progetto Pin dell’Asl Città di Torino, dedicato alla prevenzione e riduzione del danno.
Importante anche il ruolo della Prefettura, che ha promosso pattugliamenti con forze miste nelle ore notturne, e le difficoltà strutturali legate alla carenza di organici delle Forze dell’Ordine, aggravate - secondo i proponenti - dalla mancanza di risposte adeguate nella bozza della Legge di Bilancio 2026.
Le richieste
Tra gli impegni richiesti alla Città figurano il rafforzamento del progetto Pin, soprattutto nei fine settimana, il potenziamento dei progetti di riduzione del danno rivolti ai giovani, il proseguimento dei controlli sulle attività commerciali e il mantenimento di un dialogo costante con associazioni e gruppi del territorio.
Non manca infine un appello diretto al Governo nazionale. "I Comuni - sottolineano i firmatari -, si trovano sempre più spesso a supplire a funzioni che dovrebbero essere garantite dallo Stato. Servono più risorse, una strategia nazionale sul consumo di sostanze e un piano serio per il rafforzamento degli organici".











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