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Nichelino-Stupinigi-Vinovo | 24 agosto 2021, 17:28

Green pass in azienda, Trilix fa marcia indietro: nessuno screening, in attesa delle regole dal Governo

Prima di Ferragosto si era sollevata la discussione per la richiesta del certificato al rientro delle ferie. Ma ora arriva una nota congiunta dell'ad Muzio e i rappresentanti sindacali

green pass passato sopra un lettore tramite un cellulare

Alla Trilix di Nichelino passo indietro sull'uso del green pass per accedere al posto di lavoro

Prima di Ferragosto era stato uno dei casi a sollevare il dibattito sull'uso del Green Pass in fabbrica. Oggi arriva - di comune accordo con i rappresentanti sindacali - il passo indietro. La Trilix di Nichelino non chiederà il certificato vaccinale ai suoi lavoratori per riprendere l'attività dopo la chiusura estiva.

L'annuncio è arrivato da un comunicato congiunto (caso raro, nel mondo sindacale) e controfirmato, oltre che dalle rsu Andrea Russo e Nunzio Tempesta, anche dal rappresentante di Fiom Cgil, Giovanni Mannori e soprattutto dall'amministratore delegato dell'azienda, Federico Muzio).

Nessun controllo del Green pass in attesa di regole da Roma

"A seguito delle polemiche e alle notizie apparse sui media - si legge nel documento - la società Trilix in accordo con i rappresentanti sindacali interni ed i rappresentanti della Fiom di Torino, ha deciso di non dare seguito al piano di screening attraverso il controllo dei green pass al rientro dalle ferie estive". La posizione dell'azienda, infatti, andava ancora oltre le polemiche che hanno coinvolto altri stabilimenti dove si pensava di usare il Green pass per consentire l'accesso alla mensa (considerata come un ristorante).

E infatti la nota congiunta specifica come "Tale decisione tiene conto delle norme di legge, nonché delle interlocuzioni in corso a livello nazionale tra le parti sociali e il Governo sullo stesso tema e la continua ed efficace interlocuzione con le Rsu per

garantire a tutti la massima sicurezza. Come sempre fatto, l’azienda provvederà ad allineare i propri protocolli alle indicazioni fornite".

"La società vuole la sicurezza e la salute dei suoi dipendenti"

"La società ribadisce - specifica ancora il comunicato - che le intenzioni della stessa, come dimostrato nel corso dei passati 18 mesi di pandemia, sono sempre state indirizzate alla salvaguardia della salute dei propri dipendenti ed alla alla creazione di un ambiente di lavoro più sicuro possibile. A tal fine verranno mantenuti gli attuali concordati, severi, protocolli di accesso ai locali aziendali e di comportamento all’interno degli stessi. Si sottolinea inoltre che, difformemente all’impressione che si coglie dalla lettura delle notizie sui media, la collaborazione con le rappresentanze sindacali, è sempre stata proattiva ed efficace".

Massimiliano Sciullo

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