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Attualità | 18 settembre 2021, 07:10

Il Covid non ha fermato i trapianti di organo in Piemonte: mentre l'Europa frenava (-20%), nel 2020 la crescita è stata del 7%

La nostra regione si conferma, anche grazie ai numeri di Città della Salute, ai vertici nazionali per numeri e tipologie di interventi. E tutto il mondo politico e istituzionale si conferma al fianco di Aido, in vista della Giornata Nazionale

Il 26 settembre si celebra la Giornata nazionale Aido

Il 26 settembre si celebra la Giornata nazionale Aido

Prosegue il percorso insieme, tra Torino, il Piemonte con Aido, una delle principali associazioni che rappresenta il prezioso mondo della donazione di organi. Una collaborazione che oggi, per raggiungere un numero ancora superiore di persone, vuole fare affidamento anche sugli hub vaccinali, mentre l'appoggio politico è bipartisan, al di là dell'appartenenza politica. E che si prepara, il 26 settembre, a celebrare la Giornata Nazionale Aido.

Numeri di eccellenza

Il Piemonte, con Toscana, Veneto ed Emilia Romagna, la presenza media di donazioni di organi è una volta e mezza il dato italiano. E Città della Salute di Torino è primo per numero di trapianti in Italia, spesso fatti in contemporanea. Il Covid ha inciso a frenare questo tipo di attività (si è arrivati al 10% in meno, in Italia, mentre in Europa si è registrato un -20%): non in Piemonte, dove il 2020 ha visto una crescita del 7% dei trapiantu.

"Il tema della donazione degli organi può riguardare tutti e va oltre le proprie convinzioni", dice Valter Mione, presidente di Aido Piemonte. "L'opera di sensibilizzazione sarà rivolta sia ai nostri dipendenti, sia al pubblico che entra in contatto con i nostri uffici e le nostre attività", dice Andrea Tronzano, assessore regionale in rappresentanza dell'ente guidato da Alberto Cirio.

Si parte dall'anagrafe, ci si estende a tutti gli uffici pubblici

"Quella di Aido è una grande famiglia che ti conquista e che non lasci più, quando ci entri in contatto - dice Monica Canalis, consigliera regionale del Pd -. Siamo partiti da una collaborazione con Torino, ma poi abbiamo avviato un progetto di formazione rivolto soprattutto ai dipendenti delle anagrafi del Comune di Torino, dove al rinnovo della carta di identità si possono esplicitare le intenzioni sulle donazioni". "Un'iniziativa che funziona - prosegue -, visto che i numeri aumentano e gli stessi operatori sono contenti di poter contribuire alla diffusione di un certo tipo di cultura. Ora ci si espande alla Regione, con una partecipazione trasversale tra tutte le forze politiche. E non era scontato, potrebbe essere una base per prossime iniziative". E conclude: "Soprattutto in un periodo come quello del Covid non dobbiamo smettere di sentirci parte di una sola comunità".

Sono circa 8200 i dipendenti del Comune di Torino e da fine 2019 circa la metà sono stati formati (nonostante gli stop per il Covid) e ora il meccanismo è ripartito. 

"Il volontariato è pronto a mettersi al servizio di questa iniziativa - dice Silvio Magliano, esponente dei Moderati e vicepresidente di Vol.To, centro servizi per il volontariato - visto che quella del dono è proprio la dimensione all'interno della quale ci muoviamo quotidianamente. Incontrare i volontari dell'Aido è una delle esperienze più belle, perché contribuiscono ad accompagnare un dramma verso un significato nuovo, che va oltre e non ti lasciano solo davanti al dolore più grande. Specialmente quando si tratta di bambini".

Il 65% dei potenziali donatori non ha mai espresso la propria posizione

"Il 65% dei potenziali donatori in Piemonte non ha mai espresso la propria posizione sulla donazione - dice Anna Guermani, rappresentante del coordinamento regionale per la donazione degli organi - ecco perché è sempre più importante informare, anche quando ci si trova a parlare con i parenti e i famigliari".

"Aumentare le donazioni vuol dire aumentare anche i trapianti - dice Antonio Amoroso, direttore Centro Regionale Trapianti - ecco perché è importante diffondere questa cultura e questi messaggi. Siamo fortunati perché, in Piemonte, quella che lavora nel mondo dei trapianti è una squadra formidabile. Il mondo dei trapianti è un termometro formidabile sulla qualità del servizio sanitario di un territorio".

 

Massimiliano Sciullo

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