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Economia e lavoro | 22 settembre 2021, 17:47

Intel, niente Torino? L'investimento sembra andare verso Catania. Airaudo: "Basta annunci dalla politica locale"

Dopo la gigafactory di Stellantis finita a Termoli (invece che a Mirafiori), sarebbe un secondo schiaffo al territorio. Eppure, nei giorni scorsi, a Torino è stato avvistato il console Usa Needham

catena di montaggio Mirafiori

Dopo la gigafactory, anche il sogno dei microchip di Intel sembra svanire a Mirafiori

E se anche Intel, dopo la gigafactory di Stellantis, girasse le spalle a Torino? Secondo le ultime voci, infatti, l'investimento della multinazionale statunitense del microchip (in cerca di una nuova "base" europea da contrapporre a una produzione di settore ormai troppo sbilanciata verso l'Oriente), avrebbe preso la strada del Meridione. Catania, in particolare. 

Un secondo schiaffo in arrivo?

Un altro schiaffo: alle attese del territorio, a Mirafiori (candidata ora a ospitare la produzione di batterie per auto, ora i microchip), ma anche a un mondo istituzionale che si è più volte speso per una scelta che ricadesse sulla città della Mole. In primis, il ministro allo Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, già nel mirino delle parti sociali per partite come quella dell'automotive nel suo senso più ampio ed Embraco.

Airaudo: "Basta promesse, serve lavoro"

Non mancano ovviamente le reazioni a questa suggestione che vorrebbe anche Intel fare rotta da un'altra parte, rispetto a Torino. Come Giorgio Airaudo, segretario generale della Fiom Cgil Piemonte: "Se così fosse - tuona - sarebbe utile che le istituzioni e la politica piemontese, che hanno alimentato aspettative in questo senso, chiarissero perché invece quell'investimento va verso Catania". "Sarebbe utile - incalza - che la politica locale, sia quella già eletta che quella che si candida a guidare Torino, la smettesse di annunciare possibilità e presentasse opportunità di investimenti certi, prodotti certi e occupazione possibile. Torino e il Piemonte hanno fame di lavoro e non di promesse".

L'indiscrezione

Un fulmine a ciel sereno, quello di Intel verso la Sicilia. Che arriva proprio a poche ore da quello che in tanti giurano di aver interpretato come un incontro propedeutico (anche) a questo tipo di operazione. Da più parti, infatti, raccontano di una visita in questi giorni a Torino - a Palazzo Madama, ma non solo - di Robert Needham, console generale per gli Stati Uniti d'America in Italia, che si è insediato a Milano poco meno di un anno fa (era il 2 ottobre 2020). Una visita di cortesia, per incontrare una cerchia ristretta di persone, ma anche una dimostrazione di interesse verso il cammino che porterà Torino alla scelta del nuovo sindaco. Inevitabile che, al tavolo, si sia parlato anche dell'investimento della californiana Intel. Un altro pezzo di un puzzle che, al momento, fatica a comporsi. Ma che lascia tutti con una certa inquietudine.

Stellantis: incontro a Roma l'11 ottobre

Intanto da Roma arriva una notizia confortante per il mondo produttivo torinese. Il Mise ha (finalmente) convocato il tavolo su Stellantis. Ad annunciarlo, il segretario nazionale responsabile per il settore auto di Fiom Cgil, Michele De Palma, tramite il suo profilo social. "Vogliamo avere risposte".

 

Massimiliano Sciullo

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