Se Malcom X è nelle pagine di storia (e le pantere nere ci stanno entrando), la forza e l'energia della musica dei Fratelli di Soledad è ancora di stretta attualità. La band torinese, guidata alla voce da Bobo Boggio, ha attraversato i decenni e - dagli anni Novanta - è ancora oggi sulla strada. O meglio, sul palco. Quello di Hiroshima sound Garden, per la precisione, con appuntamento fissato per la serata del 24 settembre.
Un'altra formazione storica del panorama cittadino (ma con rilevanza nazionale) dopo la serata-evento che la scorsa settimana ha visto nella stessa location esibirsi i Karamamma. Un altro live tanto atteso, anche per rifarsi dello stop legato alla pandemia da Covid che ha "congelato" gli eventi dal vivo per moltissimo tempo.
Tra le cose che non sono cambiate, con il passare degli anni, c'è la scelta di campo dei Fratelli, che al rock delle loro canzoni (ma anche ska, reggae e non solo) hanno sempre abbinato un impegno sociale e politico evidente. Il primo disco in studio risale al 1992: “Barzellette e Massacri” e due anni dopo tocca a "Gridalo Forte", che diventa il disco angolare della band. Seguono “Salviamo il Salvabile”, raccolta di cover più o meno famose tratte dal repertorio della musica d’autore (e non) italiana e poi “Balli e Pistole” prodotto da Max Casacci e pubblicato da Virgin.
Il resto è storia, comprese le innumerevoli colonne sonore che accompagnano manifestazioni e cortei di studenti e lavoratori nelle strade della città. Nel 2003 un tour di 60 date viene immortalato in un album dal vivo “Sulla Strada” (Mescal). Seguono nel 2005 “Mai Dire Mai” (Il Manifesto CD), nel 2010 “Fratelli Senza Paura” per festeggiare i 20 anni di concerti e nel 2014 “Salviamo il Salvabile Atto II”, ancora con Casacci alla produzione.