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Attualità | 02 novembre 2021, 12:44

Torino celebra i propri morti, Favaro: “Un onore ricordare chi ha costruito la nostra città”

Al Monumentale andata in scena la tradizionale cerimonia istituzionale. Prima uscita ufficiale con fascia tricolore per la vice sindaca: “I cimiteri sono un patrimonio”

cerimonia monumentale 2-11-2021

Torino celebra i propri morti, Favaro: “Un onore ricordare chi ha costruito la nostra città”

Una bella giornata di sole, dopo un weekend segnato dalla pioggia, ha accompagnato la tradizionale celebrazione istituzionale organizzata in occasione del Giorno dei Morti al Cimitero Monumentale di Torino.

Alla cerimonia, officiata dal cappellano militare don Diego Maritano, hanno partecipato la neo vice sindaca Michela Favaro, l'assessore regionale al bilancio Andrea Tronzano e il prefetto Claudio Palomba.

Prima uscita ufficiale per la vice sindaca

Per la prima, in particolare, si è trattata della prima uscita ufficiale con tanto di fascia tricolore dopo l'elezione a sindaco di Stefano Lo Russo: “Sono onorata - ha commentato – di iniziare il mio mandato con un evento così importante, anche a livello simbolico, per ricordare chi ha costruito la nostra città. I cimiteri, inoltre, sono un grande patrimonio: le cure e le attenzioni messe a disposizione della collettività dai servizi nella loro preparazione sono state molto apprezzate dai cittadini,che in queste giornate vivono uno stato d'animo particolare”.

Tronzano: “Un ricordo a Luigi Einaudi”

A soffermarsi sulla centralità della memoria è stato anche Tronzano: “È fondamentale - ha dichiarato – ricordare i cittadini, dai più umili ai più importanti, che hanno contribuito a fare la storia di Torino e dell'Italia. Un ricordo speciale va a Luigi Einaudi, primo ministro delle finanze della Repubblica, nel 60esimo anniversario della morte avvenuto il 30 ottobre”.

La commemorazione ha toccato diversi cippi, lapidi e monumenti del cimitero, tra cui quelli dedicati ai Caduti in Russia, agli ebrei vittime dell'olocausto, ai partigiani, alle forze armate, ai caduti militari e civili di guerra, ai morti sul lavoro e agli esuli dalmati-istriani.

Marco Berton

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