"Il dibattimento ha consentito di apprezzare la personalità dell'imputato, descritto da numerosi testimoni come un ragazzo serio, rispettoso, educato e mite". E' quanto scrisse il 22 ottobre scorso la Corte d'Assise di Torino - senza alcuna anticipazione di giudizio - a proposito di Alex Pompa, il ventenne che uccise il padre a coltellate, il 30 aprile 2020 a Collegno, per difendere la madre dall'ennesima aggressione. L'occasione fu l'ordinanza con cui revocò gli arresti domiciliari. Ieri per il giovane è arrivata la sentenza di assoluzione.
Il contesto in cui Alex viveva era di "maltrattamenti, tensioni pressoché costanti, comportamenti patologici, un perenne timore per l'incolumità della madre e della propria", aveva aggiunto la Corte nel motivare la revoca dei domiciliari. L'ex studente dell'alberghiero di Pinerolo è stato assolto 'perché il fatto non costituisce reato'.