Una battaglia sulle telefonate è stata ingaggiata alla ripresa della maxiudienza preliminare, a Torino, per l'inchiesta che fra i 35 imputati annovera Giulio Muttoni, ex patron della società organizzatrice di spettacoli Set Up Live, e l'ex senatore del Pd Stefano Esposito.
Le difese hanno chiesto di dichiarare l'inutilizzabilità delle conversazioni del parlamentare e anche di quelle fra Muttoni e un avvocato, Alberto Mittone, che all'epoca dei fatti lo assisteva in un procedimento amministrativo (ora difende un altro imputato) per via del segreto professionale. Nel 2015 la Set up live fu destinataria di una interdittiva antimafia emessa dalla Prefettura di Milano. Secondo le indagini, nel tentativo di ottenere la revoca del provvedimento Muttoni ottenne l'aiuto del senatore Esposito.
L'avvocato Mittone informò Muttoni, nella telefonata intercettata dagli investigatori, dell' esito di un colloquio che ebbe con l'allora presidente dell' autorità anticorruzione, il magistrato Raffaele Cantone, ora procuratore capo a Perugia. Il tribunale si è riservato la decisione ma nel frattempo ha respinto la richiesta di mandare una parte del processo per competenza territoriale a Roma.