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Attualità | 04 gennaio 2022, 07:00

Sei mesi per una carta d'identità, Tresso: "Da gennaio anagrafi aperte nel week end e nuove assunzioni"

Tra le altre azioni per recuperare i ritardi anche convenzioni con i CAF cittadini per emettere certificati

Code all'anagrafe di via della Consolata

Code all'anagrafe di via della Consolata

Task force per aperture straordinarie anche nel weekend, nuove assunzioni, convenzione con i CAF cittadini per emettere certificati sgravando così le attività degli uffici. E’ questo il piano di “battaglia” che l’assessore comunale Francesco Tresso intende mettere in campo per recuperare i ritardi delle anagrafi di Torino.

Lo Russo: "In sei mesi carta d'identità in una settimana"

Una delle sfide più grandi per l’amministrazione guidata da Stefano Lo Russo, che in campagna elettorale aveva promesso entro i primi sei mesi di mandato di ridurre ad una settimana i tempi di rilascio della CIE. Il neosindaco aveva annunciato anche di voler riaprire le sedi decentrate chiuse, da piazza Astengo, a corso Moncalieri e corso Spezia.

Attesa di 6 mesi per una CIE e di 4 per un cambio di residenza

https://www.torinoggi.it/2021/10/14/leggi-notizia/argomenti/politica-11/articolo/anagrafi-lo-russo-riapriremo-sedi-periferiche-carta-didentita-in-una-settimana-damilano-se.html

Un risultato che al momento appare lontano, considerando che al momento i torinesi devono aspettare circa metà anno per avere la carta d’identità elettronica e quattro mesi per un cambio di residenza. Tresso in questi mesi ha avviato un monitoraggio sulla sede centrale di via della Consolata, così come sulle nove decentrate. Negli uffici l’età media dei dipendenti è di 61 anni, al momento ci sono circa 200 addetti ovvero il 33% in meno del 2019, e di questi 1 su 3 ha gravi motivi personali per cui dispone delle facilitazioni di legge (L.104) per assentarsi più volte al mese.

Aperture straordinarie nel fine settimane e assunzioni

Per risolvere i disagi l’assessore comunale ha contattato un ingegnere gestionale per analizzare i dati e simulare diverse soluzioni, in modo da far partire a gennaio un piano d’attacco basato su più azioni: nuove assunzioni, diversa specializzazione degli sportelli, task force per aperture straordinarie nel fine settimana, revisione del sistema informatico per la produzione dei documenti, convenzioni con i CAF cittadini per emettere certificati sgravando le anagrafi. L’obiettivo è di recuperare nel 2022 i ritardi, pari a circa 30 mila carte di identità accumulate in attesa, per arrivare così a regime entro fine anno.

Cinzia Gatti

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