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Economia e lavoro | 05 gennaio 2022, 15:40

Covid e basse aspettative, la lenta partenza dei saldi a Torino: la speranza è l’Epifania [FOTO]

Al via la sessione invernale dei saldi, ma sono poche le persone in centro. Ci si aspetta una maggior presenza nel weekend e il 6 gennaio. Banchieri (Confesercenti): "Cambiare la formula". Coppa (Ascom): "Voglia di normalità"

Covid e basse aspettative, la lenta partenza dei saldi a Torino: la speranza è l’Epifania [FOTO]

Scetticismo e speranza. Non è stata una partenza con il botto quella dei saldi invernali 2022 a Torino. Poche infatti le persone presenti in centro, pochissime quelle con un sacchetto in mano.

Partenza lenta per i saldi a Torino

A incidere sulla partenza lenta, più fattori: la pandemia che non sembra concedere tregua, con la variante Omicron che imperversa in Piemonte, ha senza dubbio frenato l’entusiasmo e convinto i più fragili ad evitare vie affollate e potenziali assembramenti. Un altro fattore è rappresentato dal “caro bollette” che se abbinato alle difficoltà economiche dovute a quasi due anni di “lavoro a intermittenza” hanno drasticamente ridotto i consumi.

Consumi: 200 euro il budget per famiglia

La speranza dei commercianti è che diverse persone siano in vacanza, in montagna o da parenti e amici, e che possano rientrare in città nei giorni a seguire. Un buon test sarà quello di domani, giovedì 6 gennaio, giorno dell’Epifania. Tra turisti e i primi torinesi di rientro, i negozianti puntano ad aumentare volumi di vendita piuttosto bassi per il momento. Un altro primo banco di prova arriverà poi nel fine settimana dell’8 e 9 gennaio, che precede il ritorno a scuola e al lavoro per milioni di persone. Secondo le associazioni di categoria dei commercianti, Ascom e Confesercenti, ogni famiglia potrebbe spendere un massimo di 180-200. Un leggero calo, "colpa" anche di fenomeni come il black friday che di fatto ha già in parte assorbito in anticipo parte del budget.

Di certo, in attesa che i torinesi si “scaldino” per gli sconti, la fotografia che emerge nella prima mattinata di avvio dei saldi è quella di tante vetrine colorate e negozi con pochi clienti dentro. Inesistenti, almeno per il momento, le code fuori dagli esercizi commerciali, imparagonabili con quelle degli scorsi anni. Nel 2022 i torinesi sembrano essere tutti in fila fuori dalle farmacie.

Banchieri (Confesercenti): "Occorre cambiare la formula"

Scelgono il bicchiere mezzo pieno le associazioni di categoria, che sperano in un crescendo. Avvio incoraggiante, anche se sconta la giornata lavorativa: questo il bilancio del primo giorno di saldi secondo gli operatori interpellati da Confesercenti a poche ore dall’inizio. L’afflusso della clientela è soddisfacente, per essere una giornata in cui molti sono al lavoro e parte dei torinesi ancora fuori città; lo scontrino medio non supera il budget emerso dal sondaggio condotto da Confesercenti negli scorsi giorni: 150/180 euro

Per quanto riguarda gli acquisti, buon risultato per scarpe, maglie e capispalla, ma anche per l’elettronica di consumo e per i prodotti per la casa, compresi i piccoli elettrodomestici; molto richiesti anche accessori come borsecinture e bigiotteria

Al di là dell’andamento di questa prima giornata – dichiara Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti - rimane un problema più generale che non ci stanchiamo di ricordare: l’attuale formula delle vendite di fine stagione mostra sempre di più la corda, stretta com’è fra le promozioni continue e la concorrenza del web. È venuta l’ora di pensare a un’alternativa più soddisfacente per gli stessi consumatori”.

Coppa (Ascom): "Voglia di ritorno alla normalità"

"Anche quest'anno i saldi sono l'occasione per testare la propensione all'acquisto dei torinesi e il sentiment degli operatori che sperano di recuperare in parte le vendite natalizie non pienamente soddisfacenti. I saldi al 50% sono il segnale della voglia degli imprenditori di recuperare la normalità svuotando i magazzini e offrendo una occasione imperdibile per la clientela di acquistare un capo importante a cui si era rinunciato nel mese di dicembre. Le imprese sono speranzose di un segnale positivo e di un ritorno alla normalità", ha dichiarato Maria Luisa Coppa, presidente di Ascom.

Andrea Parisotto

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