Bocciata la proposta di un pulsante a chiamata per il semaforo lampeggiante di via Nizza, all’angolo con via Alassio, presentata dalla consigliera di circoscrizione, Claretta Marchi.
Il traffico di auto, mezzi pubblici, bici e monopattini rendono particolarmente pericoloso l’attraversamento pedonale, molto frequentato soprattutto da genitori e studenti, per via della presenza di un asilo e dell’istituto alberghiero, ma anche da residenti e clienti del vicino supermercato Pam.
Al momento è presente un impianto semaforico APL (con lampeggiante, ndr) “Venne installato proprio per indicare l’attenzione dell’automobilista al pedone - spiega il presidente della 8, Massimiliano Miano - ma a quanto pare non basta, perché le auto corrono o non si fermano all'altezza delle strisce pedonali”.
Per risolvere il problema servirebbe dunque un semaforo classico. “E’ quasi impossibile avere un impianto semaforico tradizionale, perché sarebbe troppo vicino a quello con via Abegg-via Chisola e quello con corso Spezia”.
Un’opzione quindi da scartare. L’altra ipotesi, già avanzata in passato, è quella di un attraversamento rialzato: “E’ stato più volte bocciato in quanto via Nizza è un’arteria importante in cui passa il trasporto pubblico locale di superficie, come la linea 8. La GTT difficilmente dà il parere favorevole in questi casi perché attualmente c’è una vertenza aperta tra il sindacato degli autisti e la stessa azienda in merito. Sembra che questi passaggi rialzati provochino il mal di schiena agli autisti”.
Quindi che si fa? Al momento si aspetta e si cercano alternative. “Stiamo lavorando assieme al Coordinatore Alberto Loi e alla Viabilità ad una soluzione che possa finalmente mettere in sicurezza l'attraversamento pedonale di via Alassio".