Non solo Eurovision. La città della Mole ha fatto partire anche un altro conto alla rovescia: più lungo, certo, ma altrettanto sfizioso. Cresce infatti l'attesa per Torino 2025, quando il capoluogo piemontese ospiterà la 22esima edizione dei Giochi Mondiali Universitari Invernali. E da oggi si è sollevato il sipario anche sul logo che accompagnerà l'evento internazionale.
La cornice per presentare l'evento - a pochi giorni dal via del Giochi Invernali di Pechino 2022 - è stato il Padiglione Italia dell'Expo di Dubai. Quasi un filo rosso di grandi eventi che vuole condurre fino all'evento sportivo torinese.
Il logo vincitore: la proposta di Matteo Belletti
Tutto pronto, dunque, compreso il nuovo logo che sarà l'immagine dei Giochi che dal 13 al 23 gennaio 2025 daranno nuova linfa a Torino e in Piemonte alla rassegna che venne creata nel 1959 da Primo Nebiolo col nome di Universiade. Si tratta della settima volta (record) che l’Italia ospiterà la manifestazione della neve del ghiaccio dopo le rassegne di Sestriere (1966), Livigno (1975), Belluno (1985), Tarvisio (2003), Torino (2007) e Trentino (2013). Per il nostro territorio, dunque, un'attesa che diventa "maggiorenne", ma che è pronta a trasformarsi in quell'entusiasmo che proprio i Giochi a cinque cerchi del 2006 avevano portato in città.
La proposta vincitrice è quella di Matteo Belletti, uno studente dell'Università di Torino: "Mi sono ispirato al logo della candidatura di Torino 2006, con riferimenti alla Mole Antonelliana e alla montagna: c'è la U di Universiadi, un paio di sci che sono simbolo degli sport invernali e quindi proprio l'edificio simbolo di Torino".
"Ci rivolgiamo a un pubblico enorme, con la vetrina di Dubai - dice Leonz Eder, Acting President FISU - e da Torino riceviamo continuo sostegno per organizzare grandi eventi universitari".
Vetrina per formazione eccellente, ricerca e nuovi servizi
"Lo sport è un motore reale che oltre all'economia crea anche benessere - aggiunge Fabrizio Ricca, assessore allo Sport della Regione Piemonte - e questo evento ci permette di immaginare una Torino sempre più universitaria, un po' come i college americani, dove i ragazzi studiano, ma vengono anche presi grazie alle loro capacità sportive".
Le strutture resteranno a disposizione degli studenti
"Siamo nel luogo simbolo dell'orgoglio italiano nel mondo - sottolinea Alessandro Ciro Sciretti, presidente Comitato Organizzatore WUG Torino 2025 e presidente EDISU Piemonte - e per il nostro territorio è un momento storico per raccontare le eccellenze anche del mondo universitario, della ricerca, ma anche di tutti i servizi del sistema accademico. Un polo attrattivo di Torino, che grazie alle Universiadi diventerà ancora più attrattivo. Sia per l'evento in sé, sia per l'eredità che lascerà sul territorio".
Le residenze utilizzate per gli atleti, infatti, diventeranno poi strutture pubbliche d'accoglienza universitaria. "Saranno una risorsa in più per convincere i ragazzi a scegliere Torino per la loro formazione", dice ancora Sciretti. "Attualmente contiamo 140mila studenti (Oltre 80mila Unito, oltre 40mila Polito, 12mila Piemonte Orientale e 500 a Pollenzo, ndr), ma la tendenza è in crescita e creare nuove infrastrutture è un'esigenza reale".
Attrarre stranieri non solo come turisti, ma anche per studiare e formarsi
"Che lo sport universitario si affidi a un territorio di innovazione e di alta formazione è molto significativo - spiega Riccardo D’Elicio, vicepresidente WUG Torino 2025 e presidente CUS Torino - ed è una grande opportunità di comunicazione per l'Italia e per Torino. Un invito a venire a Torino non solo come turisti, ma anche come studenti".
"In questi ultimi 20 anni - prosegue D'Elicio - abbiamo voluto rilanciare l'impiantistica sportiva perché sono attività che fanno anche integrazione: sono 14mila gli studenti stranieri a Torino e la disciplina sportiva entra nella quotidianità e aiuta i ragazzi a vivere a Torino. Ma dal punto di vista della salute, lo sport è anche un farmaco a costo zero. Su questo l'Italia può ancora migliorare tantissimo".