/ Attualità

Attualità | 04 febbraio 2022, 07:20

Città più inquinanti del mondo, Torino è 52esima. Ma è quarta in Europa e prima in Italia

La top-25 incide per oltre la metà dei gas serra globali. Il problema riguarda soprattutto Cina e poi Usa. Ma l'Europa non brilla per comportamenti virtuosi. E l'allarme arriva anche da Legambiente: sforiamo tutti i parametri dell'Oms

persona in bici con mascherina

Secondo uno studio, Torino è la città italiana che contribuisce di più all'inquinamento dell'aria globale

Torino prima città più inquinante d'Italia e quarta in Europa, anche se al di fuori (52esimo posto) di quella top-25 a livello mondiale che contribuisce per oltre la metà della produzione di gas serra nel nostro pianeta. Lo dice l'ultima ricerca di Sensoworks, la startup italiana specializzata in monitoraggio infrastrutturale supportata da piattaforme multilivello.
Ma pure Legambiente conferma l'allarme, con la sua rilevazione sulle città capoluogo del nostro Paese.

Chi emette più smog?

La graduatoria stilata dagli esperti spiega come, le 25 metropoli che emettono più gas nocivi sulla Terra, contribuiscano al 52% dell'inquinamento globale, pur occupando solo il 2% della superficie del pianeta. E se il problema riguarda soprattutto Cina e Stati Uniti, questo non vuol dire che l'Europa si distingua per comportamenti virtuosi: la più inquinante è Francoforte al trentesimo posto della classifica mondiale con 46 Mt Co2, seguono Atene al 36mo posto (38 Mt Co2), Berlino al 46mo posto (27 Mt Co2) e appunto Torino, al 52mo posto (6 Mt Co2).

La classifica delle "top" 25

Tanta, tantissima Cina (e comunque aree orientali) ai vertici della classifica. La prima è Handan con 200 milioni di tonnellate di Co2 equivalenti immesse in atmosfera ogni anno, Shangai (190 Mt Co2 eq.), Suzhou (150 Mt Co2 eq.), Dalian (143 Mt Co2 eq.),  Pechino (133 Mt Co2 eq.),  Tianjin (126 Mt Co2 eq.),  Mosca (114 Mt Co2 eq.),  Wuhan (112 Mt Co2 eq.),  Qingdao (94 Mt Co2 eq.),  Chongqing (82 Mt Co2 eq.),  Wuxi (78 Mt Co2 eq.),  Urumqi (76 Mt Co2 eq.),  Bangkok (74 Mt Co2 eq.),  Istanbul (73 Mt Co2 eq.),  Guangzhou (72 Mt Co2 eq.),  Huizhou (69 Mt Co2 eq.),  Sijiazhuang (68 Mt Co2 eq.),  Zengzhou (67 Mt Co2 eq.),  Shenyang (61 Mt Co2 eq.),  Shenzhen (61 Mt Co2 eq.),  Kunming (61 Mt Co2 eq.),  Hangzhou (61 Mt Co2 eq.),  Tokyo (59 Mt Co2 eq.),  Hong Kong (57 Mt Co2 eq.) e  New York (55 Mt Co2 eq.). 

Il primato scomodo sotto la Mole

La prima città italiana è dunque Torino, che si colloca al 52esimo posto con "appena" 6 milioni di tonnellate di Co2 equivalenti immesse in atmosfera ogni anno. Un club, quello cui appartiene la città della Mole, che vede il 75% del consumo delle risorse naturali nelle grandi urbanizzazioni. E proprio le città sono anche le principali responsabili della produzione di rifiuti. Anche nell'Unione Europea, oltre 50% del totale dei rifiuti viene prodotto nelle grandi città e queste sono responsabili —sempre secondo il Parlamento Europeo— di emissioni di CO2 ed altri gas climalteranti in una misura —variabile all’interno dell’Unione Europea a seconda del Paese— che va da un minimo del 60% ad un massimo dell’80% del totale. 

I numeri di Legambiente: tutti sforano i limiti Oms

E Torino compare nella mappa emergenziale della qualità dell'aria anche secondo Legambiente, che ha raccolto i dati di 102 capoluoghi di provincia italiani nella nuova edizione di “Mal’aria di città. Quanto manca alle città italiane per diventare clean cities”. Tra di loro, nessuno è riuscito a rispettare tutti e tre i valori limite suggeriti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS): ossia una media annuale di 15 microgrammi per metro cubo (μg/mc) per il PM10, una media di 5 μg/mc per il PM2.5 e 10 μg/mc per l’N02. In particolare ben 17 sono le città con i valori più alti di polveri sottili, ovvero che superano i valori OMS per più del doppio con Alessandria che nel 2021 ha registrato una media annuale di PM10 pari a 33 µg/mc rispetto al limite OMS di 15 µg/mc; seguita da Milano con 32 µg/mc, Brescia, Lodi, Mantova, Modena e Torino con 31 µg/mc. Sono 11 quelle più inquinate da PM2.5 che superano di oltre 4 volte i valori OMS con le criticità maggiori registrate a Cremona e Venezia (media annuale 24 µg/mc contro un valore OMS di 5 µg/mc) e ben 13 le città più inquinate da biossido di azoto - NO2 – ovvero che superano il limite per più di tre volte con Milano e Torino in forte sofferenza. Il capoluogo lombardo nel 2021 ha registrato una media annuale di 39 µg/mc contro un valore OMS di 10 µg/mc, mentre la città di Torino arriva a 37 µg/ mc.

Torino molto male, dunque. Ma sono pochissime le città che rispettano i valori suggeriti dall’Oms per il PM10 (Caltanissetta, La Spezia, L’aquila, Nuoro e Verbania) e il biossido di azoto (Agrigento, Enna, Grosseto, Ragusa e Trapani), nessuna per il PM2.5.

Massimiliano Sciullo

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium