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Nichelino-Stupinigi-Vinovo | 08 febbraio 2022, 14:28

Nichelino, parte oggi il Treno della Memoria: destinazione Cracovia e il campo di Auschwitz-Birkenau

Comincia il viaggio degli studenti tra 18 e 25 anni. Venerdì la partenza degli adulti

foto d'archivio

Nichelino, parte il Treno della Memoria: destinazione Cracovia

La Città di Nichelino, insieme all’Assessorato alle Politiche Giovanili e al Servizio Informagiovani, rinnova l’appuntamento annuale con il “Treno della Memoria, organizzato dall’Associazione Culturale Treno della Memoria di Torino.

Tolardo: "Per non dimenticare"

"Il “Treno della Memoria” – spiega il Sindaco Giampiero Tolardo è un viaggio di formazione che contamina e diffonde il valore della civiltà. Assistere ai racconti della storia e della memoria permette di comprendere il nostro tempo: perché ciò che è stato non si ripeta più è essenziale imparare a riconoscere le tracce di odio e di indifferenza attuali. Solo così è possibile contrastarle: con un impegno costante e quotidiano che deve provenire da ognuno e ognuna di noi".

Prima gli studenti, poi gli adulti

Un itinerario che porterà oltre ottanta nichelinesi nella Città di Cracovia, meta simbolica sia per la vicinanza al campo di concentramento e sterminio di Auschwitz-Birkenau, sia perché l’occupazione nazista causò l’eccidio della popolazione ebraica locale:

42 giovani studenti tra i 18 e i 25 partono in pullman nel pomeriggio di oggimartedì 8 febbraio, per ritornare martedì 16. Il programma prevede una sosta a Berlino con visita al campo di concentramento di Ravensbrück; 42 adulti voleranno a Cracovia venerdì 11 febbraio, con permanenza fino a lunedì 14.

Verzola: "L'importanza dei momenti di confronto"

"Siamo felici – dichiara l’Assessore alle Politiche Giovanili Fiodor Verzoladi riprendere uno dei più importanti progetti di educazione alla cittadinanza attiva dopo due anni di stop imposto dall’emergenza sanitaria. Il confronto con giovani e meno giovani avviato nei mesi passati ci ha permesso di riflettere su come la pandemia abbia contribuito alla progressiva chiusura e all’isolamento di ognuno di noi, sia fisicamente che, soprattutto, socialmente e civilmente. Per questo è ora necessario ritrovarsi e confrontarsi, e per questo è ora maggiormente necessario studiare il passato al fine di analizzare criticamente il presente".

Massimo De Marzi

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