"Don Carlo" così era chiamato dai Lucani, Carlo Levi. Scrittore, intellettuale multiforme, artista, scenografo, sceneggiatore, Carlo Levi fu molte cose.
In un progetto sinergico che celebra i 120 anni dalla sua nascita il Circolo dei Lettori intende celebrarne l'arte e la letteratura in un percorso culturale a 360 gradi.
"Tutta la vita è lontano", che prende il titolo da un suo verso del 1935, vede infatti coinvolte anche la Gam, Camera e il Museo del Cinema: incontri, lezioni, mostre e proiezioni che si alterneranno in varie sede della città per tutto il mese di febbraio.
L'autore, conosciuto ai più, per l'opera letteraria, “Cristo si è fermato a Eboli”, sarà così celebrato nella sua città natale, da cui fu costretto a separasi. Esiliato in Basilicata, terra odiata e poi amata, perché strenuo oppositore del regime fascista, fu davvero un artista poliedrico. "Forse lo avevamo un po' dimenticato - spiega Elena Loewenthal, direttrice della Fondazione Circolo dei Lettori -. Questo progetto nasce con l'idea che i torinesi, ma gli italiani in generale, imparino a riconoscere questo volto con passione, amore e curiosità. Il suo più grande insegnamento è stato proprio quella di imparare a essere curiosi del mondo, della vita - e aggiunge - "Realizzare questo programma è stato intraprendere un dialogo con un grandissimo intellettuale, un antifascista d’azione e di costruzione che ci ha permesso di essere qui oggi".
Gli incontri letterari
Fulcro del palinsesto di iniziative, le lezioni-racconto al Circolo dei Lettori che partiranno questa sera, mercoledì 9 febbraio, con "L'Orologio", analizzato da Francesco Piccolo. Si proseguirò con gli incontri per tutto il mese fino alla lettura di Nicola Lagioia da "Cristo si è fermato a Eboli", giovedì 17 febbraio.
La mostra alla Gam
Nella Wunderkammer della Gam una piccola e concentrata raccolta di opere di Carlo Levi artista di quadri dal titolo: "Viaggio in Italia: luoghi e volti". Tra autoritratti, ritratti ma soprattutto paesaggi, del meridione ma anche della sua Torino, in cui fece ritorno dopo il bombardamento del 1942.
“Era un pittore molto curioso come e interessante - spiega il curatore Luca Beatrice -. Lo identifichiamo con il gruppo dei Sei di Torino, in cui entra a soli 20 anni. Credeva molto nella pittura, ma rigettava il Futurismo, secondo lui espressione del Fascismo. Pittore realista, ma quasi neorealista cinematografico, volta la sua attenzione verso le atmosfere del Sud".
Con l'argilla che utilizzava per dipingere quegli stessi paesaggi, ritrae volti di un popolo che in quegli anni viveva nella povertà e nell'arretratezza più estreme. "La sua arte qui diventa più arsa, più vera".
La mostra sarà visitabile fino all'8 maggio 2022.
L’esposizione fotografica al Circolo dei lettori
Una raccolta di oggetti ma soprattutto di 31 fotografie realizzate durante il suo viaggio-reportage in Lucania, realizzato insieme al fotografo Mario Carbone.
Un progetto realizzato grazie a Camera e al materiale proveniente dall'archivio dello stesso Carbone che sarà visitabile nella Sala Lettura del Circolo dei Lettori.
Sindaco di Agliano Carlo Levi non era molto amato ad Aglianò, ma ora è eterno. Stiamo lavorando per avere in biblioteca completa con le opere di Levi e di Saba.
Proiezioni al museo del cinema
Una piccola rassegna con cinque proiezioni che raccontano l'esperienza cinematografica di Levi, a partire dalla trasposizione su pellicola di "Cristo di è fermato a Eboli", lunedì 14 febbraio alle ore 21 al Cinema Massimo. Spettacoli fino al 16 febbraio.
Tutto il programma su: https://www.circololettori.it/