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Attualità | 19 febbraio 2022, 08:08

Il 46% dei torinesi giudica il PNRR strumento utile al rilancio del Paese: la Salute prima necessità

I dati di un interessante studio condotto da Changes Unipol: Il 77% ritiene però che i fondi stanziati non saranno sufficienti

foto di repertorio

Il 46% dei torinesi giudica il PNRR strumento utile al rilancio del Paese: la Salute prima necessità

Solo il 15% dei torinesi ha una conoscenza specifica del PNRR e, di questi, solo il 2% afferma di averne una conoscenza approfondita, dato che fa di Torino una delle aree metropolitane italiane con la conoscenza meno approfondita del Piano con un valore inferiore alla media italiana (5%). È quanto emerge da una ricerca di Changes Unipol, elaborata da Ipsos, che ha analizzato conoscenza, interesse e fiducia nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e nelle sue principali caratteristiche.

L’indagine è stata realizzata presso un campione nazionale rappresentativo della popolazione di età 16-74 anni (rappresentativi di oltre 44 milioni di individui) e residenti nelle principali Aree Metropolitane (rappresentativi di oltre 13 milioni di individui) secondo genere, età, area geografica, ampiezza centro, titolo di studio, tenore di vita, professione e nucleo familiare.

In ambito nazionale solo il 21% degli italiani, pari a circa 9 milioni di concittadini, vanta una conoscenza specifica del PNRR, mentre il 62% ne ha una cognizione approssimativa (in linea con il 62% dei torinesi).

Il 46% dei torinesi vede nel PNRR uno strumento utile al rilancio del Paese 

Dai dati di Changes Unipol emerge che il 46% dei torinesi vede nel PNRR uno strumento utile al rilancio del Paese, in linea con la media nazionale (46%). 

Considerando la poca padronanza del tema, 2 italiani su 3 (66%, pari a circa 29 milioni di concittadini) vorrebbero saperne di più su come le riforme del PNRR contribuiranno concretamente alla ripresa del Paese, dato che per chi vive nell’area metropolitana di Torino sale al 69%.  

Il 77% dei torinesi ritiene che i fondi stanziati dal PNRR non saranno sufficienti 

Il 77% dei torinesi (dato leggermente superiore al 73% della media nazionale) che ha almeno sentito parlare del Piano ritiene che i fondi stanziati non saranno comunque sufficienti e, soprattutto, che serviranno altri fondi pubblici (58%, mentre la porzione dei torinesi che ritengono necessari anche fondi privati si attesta al 19%). 

Tra le 6 missioni del PNRR, la “Salute”, ultima per fondi stanziati, è considerata prioritaria dai torinesi (35%) seguita da “Inclusione e coesione sociale” (23%) e “Infrastrutture per una mobilità sostenibile” (14%).  

Tra le sei missioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), l’area “Salute” (35%) è considerata dai torinesi la prima necessità, nonostante sia ultima per i fondi stanziati dal Governo. La quarta ondata della pandemia, e il numero crescente di contagi e malati ricoverati, comporta, inevitabilmente, riflessi e condizionamenti sui cittadini che, ad oggi, individuano in digitalizzazione, telemedicina e assistenza territoriale le necessità primarie per il futuro del Paese. 

Tra chi vive a Torino, al secondo posto figurano “Inclusione e coesione sociale” (23%), missione che include politiche per il lavoro, supporto alle famiglie e al terzo settore e al terzo posto “Infrastrutture per una mobilità sostenibile” (14%), che prevede il potenziamento ferroviario, stradale e intermodalità logistica”. Considerata meno prioritaria dai torinesi (5%) la “Rivoluzione verde e Transizione Ecologica”, nonostante sia prima per fondi stanziati.

redazione

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