/ Economia e lavoro

Economia e lavoro | 20 febbraio 2022, 11:21

Formazione, impresa e automotive, Marsiaj: "Da prima manifattura d'Europa, rischiamo di ritrovarci terzi: bisogna investire"

Cerimonia per i 50 diplomati della seconda edizione del Cim 4.0: circa 50 i partecipanti, soprattutto nelle pmi. Pisino: "Persone che hanno raccolto una sfida". Alberto (Api Torino): "In piena evoluzione della specie, facciamoci trovare pronti"

aula magna del Politecnico di Torino

Cerimonia di diploma per la seconda edizione del Cim 4.0 al Politecnico di Torino

Ben 25 partecipanti (anche se solo il 12% donne) di età compresa soprattutto tra i 26 e i 55 anni, il 41% di loro appartenenti a pmi (mentre le grandi imprese sono il 40%), ma con un 15% in fase di ricollocamento. Sono solo alcuni dei numeri che rappresentano l'attività di quest'anno del Cim 4.0, l'accademia-competence center che negli spazi di TNE a Mirafiori si occupa di alta formazione legata alle nuove tecnologie digitali. Attività che riguardano persone in cerca di un nuovo lavoro, ma anche personale che un lavoro ce l'ha, ma intende migliorare e aggiornare le proprie competenze.


[I diplomati della seconda edizione del Cim 4.0]

"Partecipano non solo i manager delle grandi imprese, ma anche quelle delle piccole imprese: cerchiamo di rispondere al fabbisogno di tutti, comprese le pmi", spiega il ceo di Cim 4.0 Enrico Pisino. "Persone che hanno raggiunto un traguardo, ma soprattutto raccolto una sfida".

Con la cerimonia dei diplomi che si è tenuta questa mattina (alla presenza del viceministro del Mise, Gilberto Pichetto Fratin), negli spazi del Politecnico di Torino, si è chiusa la seconda edizione dei corsi, alla presenza del rettore Guido Saracco, della sua squadra, ma anche degli esponenti del mondo dell'impresa: da Giorgio Marsiaj (Unione Industriali) a Nicola Scarlatelli (Cna Torino), fino a Corrado Alberto (Api Torino).

Marsiaj: "Investire, senza aspettare che arrivi il Pnrr"

"Nelle nostre aziende è fondamentale la professionalità - dice Marsiaj - ed è importante che siano proprio le piccole e medie imprese a trovare risposte. Anche il ruolo delle grandi imprese è però molto importante, visto che sono loro a controllare la filiera ed è proprio lì che bisogna investire. Pensiamo al mondo automotive. Rischiamo di essere non più la prima, ma la terza manifattura d'Europa". E aggiunge: "Va bene attendere il Pnrr, ma bisogna cominciare a fare investimenti e innovazione da soli: non chiediamo sovvenzioni al governo, ma che ci facilitino l'attività di crescita e competitività".

Alberto: "Evoluzione della specie, ma non casuale"

"Il cambiamento ormai fa parte della nostra quotidianità, ma bisogna essere in grado di gestire queste situazioni ed eventuali criticità - sottolinea Alberto - e la pmi incarna quel modello di flessibilità necessario. Per questo serve competenza: c'è selezione naturale anche nel mondo dell'impresa e spesso è un passaggio cruento. Ma non si può affidare la selezione al caso, come in natura. Bisogna farsi trovare pronti per centrare l'evoluzione del nostro contesto".

Scarlatelli: "Mettersi in discussione quotidianamente"

"Non possiamo che andare verso una crescita, ma serve consapevolezza di quello che siamo e che possiamo essere - ha aggiunto Scarlatelli, presidente di Cna Torino ed esponente della Camera di Commercio di Torino -: questo territorio ha una storia ben precisa. Ma il futuro passa attraverso lo studio e il mettere in discussione tutto quello che si sa, giorno per giorno. E rimettersi in discussione alla soglia dei 50 anni è un segnale molto importante".

Salerno: "Aiutare i ragazzi a scegliere la strada giusta"

"La formazione continua è un approccio fondamentale - commenta l'assessore comunale Carlotta Salerno - e questo discorso vale anche per i giovani, che spesso non trovano la loro strada nonostante i percorsi di formazione. Anche uscendo dagli schemi, fuori dal circuito dello schema di formazione classica".

Massimiliano Sciullo

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A GIUGNO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium