La Giunta regionale ha approvato il Piano dell’Asl To3, ma domani la discussione sulle risorse del Pnrr per potenziare la sanità si sposta in Consiglio, dove non mancano perplessità sulla collocazione delle Case della Comunità nel Pinerolese, che sono strutture di assistenza primaria in cui si integrerebbero anche gli assistenti sociali.
Il Piano Asl per il territorio, complessivamente, prevede investimenti per 9 milioni e 650 mila euro. Le linee di investimento sono 3: Ospedali di comunità, case della comunità e centrale operativa. Sul primo e sul terzo punto, non ci sono divergenze.
Tutti i sindaci sono d’accordo con la ripartenza degli ospedali di Pomaretto e Torre Pellice e sulla creazione di una centrale operativa a Pinerolo, dove l’Asl ha il suo quartiere generale.
Delle divergenze sono emerse sulla collocazione delle Case della Comunità a Vigone, Cavour e Torre Pellice.
Sono infatti emerse le proteste delle Valli Chisone e Germanasca, di Airasca e di Cumiana. Il Pinerolese ha provato a trovare una mediazione, che non è arrivata, e il Piano è stato approvato dalla Giunta regionale così come presentato. La polemica e le perplessità non si sono però placate. La consigliera Pd Monica Canalis, in vista della discussione di domani, che darà il via libera finale, ha già espresso delle critiche: “Si escludono realtà come Cumiana, Airasca e Perosa Argentina, per realizzare due Case della Comunità troppo vicine: quelle di Vigone e Cavour, che sono Comuni confinanti – argomenta –. Nel primo caso si potenzia una casa della salute già esistente, nel secondo si parte praticamente da zero, quando si poteva valutare una ripartizione territoriale migliore, dando fondi a chi ha già strutture che forniscono una pluralità di servizi sanitari”.