Da cinque anni vive a Rorà dove, con sua moglie Claudia Beccato, ha creato una residenza d’artista: La Stone Oven House (Casa col Forno), che ha ospiti internazionali. Sergey Balovin ha la cittadinanza russa ma è ucraino da parte del padre, ed è cresciuto a Voronezh, a 300 chilometri da Kharkiv, una delle città più martoriate da quando è iniziata la guerra. Dal 2010 vive all’estero ma ha amici in entrambi i Paesi e in questi giorni ha provato l’angoscia che si vive su entrambi i fronti, raccontandola anche sulla sua pagina Facebook.
“Sono preoccupato, è una tragedia per gli ucraini e per i russi che pensano con la propria testa e sono contrari alla guerra”. A inizio marzo, sarebbe dovuto salire alla Casa col Forno di Rorà Michail Shishkin, scrittore in lingua russa che nel 2013 si è rifiutato di rappresentare il suo Paese per motivi politici, ma è rimasto bloccato a causa della guerra.
Domani, giovedì 10 marzo, Balovin sarà uno dei protagonisti della ‘Conversazione sulla guerra in Ucraina e testimonianze di resistenza’ organizzata al Centro Odetto di Rorà, nella piazza principale del paese. Assieme a lui ci saranno anche gli ospiti russi della Casa col Forno, e Daniele Arghittu, direttore de L’Ora del Pellice. “Riporterò le testimonianze dei miei amici – aggiunge Balovin – e proveremo anche a collegarci con loro per farcele raccontare”. L’incontro inizierà alle 20,30 e sarà trasmesso in diretta su Facebook: https://fb.me/e/1mUloOQR2