La CSE SANITÀ, ha fatto sapere che i suoi aderenti non parteciperanno alla manifestazione dei Sindacati Confederali che si terrà domani, 25 Marzo 2022, in molte piazze del Piemonte.
La giovane associazione sindacale che rappresenta tutti i dipendenti del comparto sanitario pubblico (in vistosa crescita nella nostra regione), già presente in forza nel mondo sindacale del ex comparto ministeri e Agenzie fiscali, ritiene che la manifestazione del 25 marzo rappresenti un’inutile manifestazione politica senza uno scopo e fine utile ai lavoratori.
Per Stefania Gallo, Coordinatrice Regionale Cse sanità Piemonte, "al posto di manifestare solo per una questione propagandistica bisognerebbe che, anche le altre Sigle, attuino una politica a solo favore dei lavoratori durante i tavoli con gli enti preposti" .
Continua Gallo: "Il contratto della Sanità Pubblica è in stallo in Aran da mesi, ma comunque non porterà miglioramenti sul piano indennitario e della classificazione come invece la Cse Sanità e la sua Confederazione Cse, hanno richiesto. Inoltre, come se non bastasse a giorni a migliaia di dipendenti della Sanità Pubblica, utilizzati per sopperire alle enormi carenze presente già in epoca pre-covid, scadrà il contratto ma la Regione, le Aziende e tantomeno i Confederali stanno cercando di risolvere i problemi nei luoghi preposti?".
La CSE SANITÀ, ha fatto sapere che i suoi aderenti non parteciperanno alla manifestazione dei Sindacati Confederali che si terrà domani, 25 Marzo 2022, in molte piazze del Piemonte.
La giovane associazione sindacale che rappresenta tutti i dipendenti del comparto sanitario pubblico (in vistosa crescita nella nostra regione), già presente in forza nel mondo sindacale del ex comparto ministeri e Agenzie fiscali, ritiene che la manifestazione del 25 marzo rappresenti un’inutile manifestazione politica senza uno scopo e fine utile ai lavoratori.
Per Stefania Gallo, Coordinatrice Regionale Cse sanità Piemonte, "al posto di manifestare solo per una questione propagandistica bisognerebbe che, anche le altre Sigle, attuino una politica a solo favore dei lavoratori durante i tavoli con gli enti preposti" .
Continua Gallo: "Il contratto della Sanità Pubblica è in stallo in Aran da mesi, ma comunque non porterà miglioramenti sul piano indennitario e della classificazione come invece la Cse Sanità e la sua Confederazione Cse, hanno richiesto. Inoltre, come se non bastasse a giorni a migliaia di dipendenti della Sanità Pubblica, utilizzati per sopperire alle enormi carenze presente già in epoca pre-covid, scadrà il contratto ma la Regione, le Aziende e tantomeno i Confederali stanno cercando di risolvere i problemi nei luoghi preposti?".