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Economia e lavoro | 05 aprile 2022, 07:00

I governi europei mandano armi in Ucraina, ma infuria il dibattito politico

Secondo i risultati di un sondaggio indipendente, ben il 73% degli italiani non vuole che il nostro esercito sia coinvolto direttamente nel conflitto, mentre il 57% non vuole l’invio di armi all’Ucraina

I governi europei mandano armi in Ucraina, ma infuria il dibattito politico

Il segretario di Stato britannico per la Difesa Ben Wallace ha dichiarato che i Paesi occidentali dovranno fornire all’Ucraina un maggior numero di armi offensive, tra cui artiglieria a lunga gittata e mezzi blindati. Tuttavia diversi governi stanno ancora discutendo su cosa effettivamente concedere, consci che gli aiuti militari di un certo tipo possono far scattare le ritorsioni russe sia nella sfera economica che nel campo militare. Come riferisce il sito Strumenti Politici, in Gran Bretagna il premier Boris Johnson, pressato dallo scandalo “partygate”, continua a ripetere che la Russia deve essere sconfitta, ma sembra farlo più per motivi di immagine e di campagna elettorale (a maggio verrà rinnovato il Parlamento locale dell’Irlanda del Nord), che per vera convinzione strategica. In Italia, invece, l’approvazione dell’invio di armi a Kiev è avvenuta con parecchie assenze e importanti spaccature interne ai partiti. Notevole il “no” di Laura Boldrini: quando era Presidente della Camera ricevette l’omologo ucraino Andriy Paruby, che aveva fondato un partito con simpatie naziste, ma oggi da deputata del Partito Democratico esprime la convinzione che le armi non siano da fornire, ma vadano fatte tacere con i trattati e i negoziati. L'ambasciatore russo in Italia Sergey Razov ha definito la scelta di Roma di mandare armi come il “cercare di spegnere il fuoco con il cherosene”, considerato pure che la decisione è stata presa nel momento in cui cominciavano le trattative tra Russia e Ucraina. Secondo i risultati di un sondaggio indipendente, ben il 73% degli italiani non vuole che il nostro esercito sia coinvolto direttamente nel conflitto, mentre il 57% non vuole l’invio di armi all’Ucraina. Sono soprattutto i giovani sotto i 30 anni a dirsi contrari alla politica del sostegno armato a Kiev.

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