/ Sanità

Sanità | 11 aprile 2022, 19:11

Ipertensione arteriosa polmonare: la diagnosi precoce per combattere una malattia rara e poco conosciuta

Istituzioni, medici e associazioni di ne hanno discusso questa mattina a Torino durante il lancio della campagna di sensibilizzazione “La vita in un respiro” con testimonial Carolina Kostner

Ipertensione arteriosa polmonare: la diagnosi precoce per combattere una malattia rara e poco conosciuta

Una malattia difficile da diagnosticare e poco conosciuta che, per questi motivi, rischia di essere molto pericolosa se non curata tempestivamente: si tratta dell'ipertensione arteriosa polmonare, patologia rara che colpisce il cuore e i polmoni con un'incidenza maggiore sui giovani adulti. A discuterne, questa mattina a Torino, sono stati rappresentanti delle istituzioni, medici e associazioni di pazienti durante il lancio della campagna di sensibilizzazione “La vita in un respiro” con testimonial Carolina Kostner; a promuoverla è l'azienda farmaceutica Janssen in collaborazione con, tra gli altri AIPI Associazione Ipertensione Polmonare Italiana e GILS Gruppo Italiano per la Lotta alla Sclerodermia.

L'importanza della diagnosi precoce

Una diagnosi precoce riveste, anche in questo caso, un'importanza fondamentale: “Questa malattia - ha spiegato la responsabile dell'Ambulatorio Ipertensione Polmonare delle Molinette Claudia Raineri – è difficile da individuare perché colpisce i piccoli vasi arteriosi dei polmoni e ha sintomi molto comuni ad altre patologie cardiache come mancanza del respiro e tachicardia; solo nelle fasi più avanzate si possono avere scompensi cardiaci più importanti, gambe gonfie e tensione all'addome. È fondamentale interpretare correttamente i primi segni per arrivare a una diagnosi precoce e iniziare il trattamento farmacologico al più presto: spesso passano addirittura 2 anni tra i primi sintomi e la diagnosi”.

Quali strategie?

Un altro nodo saliente è rappresentato dalle possibili soluzioni a questa mancanza di consapevolezza: “Occorre - ha proseguito Raineri – diffondere un'opportuna cultura sulla malattia e fare uno screening della popolazione a rischio per individuare i segnali precoci della sua insorgenza come sclerodermia, malattie del connettivo e cardiopatie congenite. Una prima diagnosi può essere fatta in modo semplice e non invasivo attraverso un ecocardiogramma, mentre per ulteriori approfondimenti si rendono necessari esami radiologici e pneumologici e, in ultima battuta, il cateterismo cardiaco”.

L'ipertensione arteriosa polmonare – ha concluso – è una malattia aggressiva e progressiva che può essere affrontata grazie a una stratificazione del rischio: l'invio a centri esperti con la presenza di team multidisciplinari, la somministrazione di un trattamento farmacologico corretto, la creazione di una rete che consenta al paziente di avere un percorso efficace nel minor tempo possibile e il collegamento tra divers territori e diversi livelli sanitari sono elementi che possono fare la differenza ma è importante saper riconoscere subito le caratteristiche salienti della malattia”. 

Il sistema Piemonte

A illustrare il sistema di prevenzione piemontese è stato il presidente della Commissione Sanità del Consiglio Regionale Alessandro Stecco: “L'ipertensione arteriosa polmonare - ha spiegato – richiede un know-how importante perché tocca tantissime branche della medicina: la Regione, nei suoi compiti, ha quello di promuovere la collaborazione tra centri e la formazione di specialisti in grado di affrontarla. In Piemonte esiste un centro di coordinamento delle malattie rare che lavora in ottica di rete con gli stakeholder e le associazioni di pazienti”.

Marco Berton

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium